Parte oggi, naturalmente da Brescia, la 34° edizione della Mille Miglia storica. Il “museo viaggiante”, “la corsa più bella del mondo”, comʼera solito definirla Enzo Ferrari. La Mille Miglia celebrava negli anni 30 e nel secondo dopoguerra (fino al 1957) il mito dellʼautomobile, poi la sua era sportiva finì e negli anni 80 ebbe inizio la rievocazione storica, sullo stesso tragitto di 1.600 km che univa Brescia a Roma e faceva ritorno nella Leonessa dʼItalia.
Ai nastri di partenza ci sono 440 equipaggi, che provengono da 36 Paesi e con tutti i continenti rappresentati. Perché il mito della Mille Miglia oltrepassa i confini. Quattro le tappe fino a domenica 22 maggio: Brescia-Rimini, Rimini-Roma, Roma-Parma, Parma-Brescia. Fare un elenco delle auto partecipanti è doloroso, per le omissioni che immancabili occorre fare. Ma un cenno alle auto storiche italiane è dʼobbligo, a cominciare dai tre gioielli motoristici che arrivano dal Museo Storico Alfa Romeo: la 6C 1750 Gran Sport del 1930, la 1900 Sport Spider del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956. Alfa Romeo che con Mercedes ricopre anche i panni di Automotive Sponsor della Mille Miglia 2016. Non minor appeal ha la partecipazione Lancia, che sfoggia una splendida Ardea del 1939 con a bordo lʼancor più splendida Kasia Smutniak, già in gara nellʼedizione 2015 e testimonial della nuova Ypsilon Mya.
Evento nellʼevento è poi il Ferrari Tribute to Mille Miglia, che ricalca lʼanalogo omaggio fatto alla Targa Florio poche settimane fa. Le rosse di Maranello hanno trionfato 8 volte alla Mille Miglia agonistica, sei volte consecutivamente dal 1948 al 1953 e poi nel biennio 1956 e 1957, lʼanno dellʼultima edizione. Il tributo Ferrari alla corsa prevede un corteo di 100 esclusive vetture del Cavallino che prenderanno il via da Desenzano del Garda e seguiranno un itinerario un poʼ diverso rispetto alla corsa vera e propria, con prima tappa a Pesaro e non Rimini. Sono Ferrari costruite a Maranello a partire dal 1958, mentre quelle ante 1957 prenderanno parte alla Mille Miglia.