Il presidente del Messico Enrique Pena Nieto ha siglato una iniziativa per modificare l'articolo 4 della Costituzione, riconoscendo il diritto di "contrarre matrimonio senza nessuna discriminazione" e incorporando cosi' le nozze gay nella legge fondamentale messicana. Il presidente lo ha fatto in occasione della Giornata Nazionale contro l'Omofobia.
Pena Nieto ha lanciato la riforma costituzionale sottolineando che costituisce la formalizzazione del parere espresso l'anno scorso dalla Suprema Corte di Giustizia, che ha definito incostituzionali le norme statali che proibiscono le nozze gay.
"Il nuovo articolo dispone che i matrimoni si realizzino senza nessuna discriminazione per motivi di origine etnica, handicap, condizione sociale, salute, religione, genere o preferenza sessuale", ha spiegato il presidente. Insieme alla riforma costituzionale, Pena Nieto ha presentato anche una seconda riforma, questa volta del Codice Civile Federale, affinché si assicuri la possibilità di celebrare nozze di persone dello stesso sesso con un linguaggio non discriminatorio.
Il Distretto Federale di Città del Messico aveva autorizzato le unioni gay già nel 2009, e alla capitale erano seguiti altri tre dei 31 stati messicani, con un quarto che ha approvato la necessaria legislazione senza tuttavia ancora applicarla. La Corte Suprema messicana aveva stabilito lo scorso anno che il divieto delle nozze gay era incostituzionale, una sentenza che non obbligava di per sé gli Stati a modificare la legislazione vigente ma che obbligava i tribunali a pronunciarsi a favore di quelle coppie omosessuali i cui matrimoni fossero stati annullati.