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Brescia, torna al lavoro la ragazza indiana bruciata viva dal marito: "Ora penso ai miei bambini"

Sei mesi fa, la donna ha rischiato la vita solo perché viveva all'occidentale. Ora parla con coraggio dei suoi ricordi e speranze

A sei mesi dal tentativo da parte del marito di bruciarla viva, torna al lavoro Pinky, la ragazza indiana che ha rischiato la vita solo perché viveva all'occidentale. Nessun perdono per l'uomo - ora in carcere - che non accettava la sua emancipazione: Pinky ha ancora in mente il suo corpo avvolto dalle fiamme nell'abitazione di Dello, nel Bresciano, dove non vuole più vivere. "Troppi ricordi in quella casa, preferisco passare oltre" - ha dichiarato la donna.


Pinky vorrebbe trasmettere la sua forza d'animo a tutte le donne maltrattate dai loro compagni: "Bisogna andare avanti". Con coraggio e determinazione, la donna sta infatti mantenendo le sue due figlie: "La mia vita personale è un capitolo chiuso, non voglio pensarci. Adesso mi sto dedicando al lavoro e ai bambini".

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