CRESCITA E BILANCI

Bundesbank, Weidmann: "Sui conti l'Italia non è un modello virtuoso"

"Nella Ue sarebbe opportuno creare una commissione indipendente incaricata di valutare oggettivamente il rispetto delle regole"

Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, difende le politiche di austerity di fronte alle richieste di flessibilità dell'Italia. "A mio parere non c'è contrasto tra crescita e solidità dei bilanci - spiega in una intervista a "La Repubblica" -. E sui conti pubblici, l'Italia non è certo un modello. Nella Ue - continua - sarebbe opportuno creare una commissione indipendente incaricata di valutare oggettivamente il rispetto delle regole".

"Crescita essenziale, bene riforme avviate da governo italiano" - "Ovviamente la crescita è essenziale: su questo concordo perfettamente con Pier Carlo Padoan - dice -. Peraltro il governo di cui fa parte ha avviato molte importanti riforme per stimolarla, penso a quella del mercato del lavoro o alla riforma istituzionale".

"Debito non si risolve facendo altri debiti" - "Però - prosegue Weidmann - sono scettico verso chi pensa che il problema del debito si possa affrontare facendo altri debiti, o che il deficit sia la via giusta per favorire la crescita. A mio parere non c`è contrasto tra crescita e solidità dei bilanci. E sui conti pubblici, l'Italia non è certo un modello".

Il Presidente della Bundesbank risponde anche al premier Matteo Renzi che lo aveva invitato ad occuparsi del sistema bancario tedesco: "Quindi Ignazio Visco può discutere soltanto sull'Italia, e io solo sulla Germania? Alla Bce ci occupiamo della politica monetaria di tutta l'eurozona. Ultimamente notiamo un indebolimento della spinta riformista e della disciplina di bilancio. Alcuni Paesi, oppressi in passato da oneri ingenti sul debito, non hanno saputo approfittare in misura sufficiente degli enormi risparmi di cui hanno fruito grazie ai tassi bassi".