TRUCIDATI IN CASA

Coniugi uccisi a Cagliari, il figlio confessa il duplice omicidio

Il giovane, dopo aver trucidato i genitori adottivi, ha vegliato per un giorno i cadaveri in casa

Igor Diana, uno dei due figli dei coniugi uccisi nella loro abitazione a Settimo San Pietro (Cagliari), ha confessato l'omicidio dei genitori. E' emerso che il giorno dopo il duplice delitto è uscito tranquillamente da casa, ha visto gli amici, ha acquistato droghe leggere, è andato al bar a giocare alle slot e poi ha fatto perdere le sue tracce. Fino a quando è stato arrestato, rimanendo ferito in una sparatoria con le forze dell'ordine.

Movente ancora incerto, tensioni in famiglia - E' stato un delitto di impeto, quello dei coniugi Giuseppe Diana, di 67 anni, e Luciana Corgiolu, di 62, uccisi con numerose coltellate. Tuttavia resta ancora incerto il movente che ha spinto il figlio adottivo, 28enne di origine russa, a compiere il duplice omicidio. Di sicuro da tempo la situazione in casa era difficile, si erano già vissuti momenti di tensione.

Igor ha vegliato per un giorno i cadaveri in casa - Dopo aver commesso il delitto, il giovane ha vegliato per un giorno i cadaveri. Si è cambiato più volte nella casa di Settimo San Pietro, dove sono state trovate scarpe e indumenti sporchi di sangue. Il delitto è avvenuto fra domenica sera e lunedì. Il 28enne ha dormito in casa lunedì e forse martedì. La notte successiva ha invece dormito in auto nelle campagne di Nuxis (Sulcis).

Durante l'arresto ha tentato di sparare agli agenti - Durante la confessione il 28enne è rimasto freddo mentre nel momento dell'arresto è sceso dall'auto puntandosi la pistola alla tempia, minacciando di suicidarsi. E poco dopo ha puntato l'arma contro carabinieri e poliziotti che hanno sparato, ferendolo ferendolo al braccio sinistro e di striscio al braccio destro. Igor è poi fuggito a piedi nascondendosi tra i cespugli dove è stato bloccato. In mano aveva ancora la pistola Beretta che però si era inceppata.