Sindaco Roma, Fassina: presentate firme necessarie, siamo in campo
"Senza una forza politica come la nostra, sarebbe uno scenario democratico seriamente ferito", tuona il candidato per Sinistra Italiana dopo l'esclusione dalla corsa al Campidoglio
"Abbiamo presentato tutte le firme necessarie, il massimo. Abbiamo fatto ricorso e avrà esito positivo. Restiamo in campo". Lo ha dichiarato Stefano Fassina, candidato sindaco a Roma per Sinistra Italiana, dopo l'esclusione dalla corsa elettorale per vizi di forma. "Continuiamo a fare campagna elettorale in questa settimana perché gli elementi sostanziali per un risultato positivo ci sono tutti", ha aggiunto.
"Nelle prossime ore presenteremo il ricorso. Tutti gli elementi che possiamo portare a supporto della nostra tesi ci fanno essere davvero fiduciosi, ci sono anche tante sentenze di casi analoghi risolte positivamente, quindi
non abbiamo motivo di prevedere un futuro negativo", ha aggiunto Fassina. "Possiamo dimostrare con assoluta certezza che la certificazione delle firme è avvenuta entro i 180 giorni che la legge prevede, quindi siamo fiduciosi per un esito positivo".
A chi gli chiede a chi, secondo lui, andrebbero i suoi voti in caso di esclusione dalla corsa al Campidoglio, Fassina risponde senza incertezze: "Non ci sono piani B.
I voti andranno a noi. Ce li prenderemo come volevamo fare". E a chi gli fa notare che in passato si era detto favorevole a votare M5s al ballottaggio replica: "In passato ci sono state leggende metropolitane, ma fortunatamente c'è una registrazione televisiva del novembre 2015. Per le ragioni che ho sottolineato c'è un unico scenario in considerazione, quello che ci vede impegnati nella continuazione della campagna elettorale. Non abbiamo ragioni per dubitare o prendere in considerazione altre ipotesi".
"Senza una forza politica come la nostra, che è quella che più naturalmente rappresenta la sinistra, sarebbe uno scenario democratico seriamente ferito. Il gioco elettorale sarebbe molto falsato", ha concluso Fassina. "Domani pomeriggio incontreremo tutti i candidati perché un punto è emerso chiaro: è emersa una comunità, venuta fuori in un momento di difficoltà. Questa comunità ha affrontato tanti passaggi complicati in questi mesi, ma c'è. La sinistra a Roma ha una comunità che la rappresenta. Questo è un dato da cui partire".
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