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Padoan: "Ok calo tasse ma va difesa la compatibilità dei conti"

Il ministro replica alle critiche tedesche: "Siamo in regola, stiamo crescendo e i nostri bilanci sono sostenibili. Il nostro deficit è tra i più bassi dell'Eurozona"

"C'è un quadro generale di compatibilità dei conti che va difeso perché è un bene per l'Italia. E questo è un mio compito". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando dei progetti del governo per il calo delle tasse e in particolare sulle indiscrezioni su un taglio dell'Irpef. Mentre sul sistema pensionistico italiano ha sottolineato: "E' tra i più sostenibili e solidi d'Europa, ma c'è spazio di miglioramento".

Il ministro ha comunque precisato che, nonostante la diminuzione delle tasse è e rimanga "uno dei pilastri del governo, la tempistica è quella nota. Non bisogna affrettare i tempi". Spiegando i suoi progetti a Radio anch'io, ha sottolineato che "non bisogna prendere misure fuori contesto, questo almeno è il compito del ministro dell'Economia".

"Critiche tedesche? Non abbiamo nulla da rimproverarci" - Padoan ha poi fatto riferimento ai rilievi arrivati dalla Germania, e in particolare dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann, al nostro Paese, e ha affermato: "L'Italia non ha niente da rimproverarsi. E' uno dei Paesi che sta facendo più riforme strutturali e ha anche uno dei maggiori avanzi primari di bilancio pubblico. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici sostenibili. Francamente non capisco queste critiche".

Ha inoltre insistito: "Noi siamo in regola, la nostra disciplina fiscale continua". Il fatto che il debito pubblico scenda ma più lentamente di quanto auspicabile "non dipende da noi. Il debito pubblico comincia a scendere, il rallentamento della discesa dipende dalla mancanza di inflazione che impatta sulla crescita del Pil nominale. Ma c'è una crescita reale, i conti pubblici sono in regola e abbiamo uno dei più bassi deficit pubblici dell'Eurozona".

Banche, "reale il problema del contagio" - Infine, il ministro ha commentato l'allarme lanciato da Bankitalia sul problema contagio nel credito e ha detto: "Il meccanismo del bail in ha cambiato radicalmente le regole. L'affermazione del governatore Visco è quanto mai esemplare e utile: se una banca chiude quella vicino potrebbe essere infettata. Quando si prendono misure su singole banche non bisogna dimenticare l'impatto sul resto del sistema".

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