Gli appalti sarebbero stati "aggiustati ma per il bene della città". E' quanto avrebbe ammesso davanti ai giudici Simone Uggetti, sospeso d'ufficio dall'incarico di sindaco di Lodi e autosospesosi dal Pd per la vicenda delle gare truccate. Intanto è emerso che, dopo aver tentato di formattare le memorie del pc, Uggetti avrebbe fatto nascondere gli archivi al Municipio. Saranno le Fiamme gialle a svelarne i contenuti.
"Non è stato per interesse — ha raccontato secondo il Corriere della Sera ai magistrati —. Sono stato catapultato in questa vicenda".
Uggetti incontrò ad aprile anche il comandante provinciale delle Fiamme gialle Massimo Benassi per chiedere "riservatezza" su un caso. Durante l'incontro, registrato, parlò di "cose che mi hanno un po’ disturbato. Il mio è un colloquio, come dire, riservato". Uggetti si riferiva a una lettera pubblicata su un quotidiano locale di un imprenditore escluso dal bando. "Questo qua si atteggia a danneggiato — disse al comandante — ma è una persona che onestamente non ha i crismi dell'onestà. Fate quello che dovete fare, ma mi darebbe fastidio dal punto di vista mediatico".
Le accuse - Secondo la procura, Uggetti, sospeso d'ufficio dall'incarico di primo cittadino, avrebbe scritto "a quattro mani" il bando per la gestione di due piscine estive con il rappresentante della società sportiva, che vinse poi effettivamente quella gara.