Nel mese di aprile le immatricolazioni di auto nuove hanno riportato una nuova crescita a doppia cifra. Continua quindi la risalita di uno dei settori che nel corso della crisi economica si sono indeboliti maggiormente.
Osservando le serie storiche, infatti, si può notare come, dopo il fiorente periodo 2005-2007, quando le immatricolazioni arrivarono a toccare le 2.490.570 unità, con l’arrivo della crisi economica si sia registrata una progressiva decrescita: già nel 2008 si verificò un calo di oltre 330mila unità (a 2.160.131), nel 2010 si scese sotto la soglia dei due milioni (1.960.282), nel 2012 sotto il milione e mezzo, per arrivare poi alle 1.304.648 unità immatricolate del 2013.
Il settore ha poi interrotto la caduta, riportando una crescita del 4,27% (+55.645 unità) a 1.360.293 nel 2014 e un +15% nel 2015 (+214.579 unità) a 1.574.872 nuove auto registrate. Un buon trend, ma che richiede una forte accelerata per tornare ai livelli pre crisi. Rispetto al 2007, infatti mancano ancora 915.698 immatricolazioni.
I risultati dei primi quattro mesi del 2016 fanno comunque ben sperare. Stando alle rilevazioni delle Motorizzazione Civile, infatti, nell’arco del primo quadrimestre sono state immatricolate 687.021 auto nuove, il 18,59% in più rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (579.315 unità registrate).
Solo ad aprile le immatricolazioni sono state 166.966, in crescita dell’11,53% rispetto allo stesso mese di un anno fa (quando ne furono immatricolate 149.700).
Per quanto riguarda il mercato dell’usato, nell’arco dei quattro mesi sono stati effettuati 1.645.235 trasferimenti, il 5,82% in più rispetto allo scorso anno, mentre nel solo mese di aprile si è invece registrato un +0,90%, a 402.300 unità.