Non sopportava più che l'amico prendesse tempo invece di restituirgli il suo denaro. Per questo motivo Francesco Attanasio, 33 anni, ha uccisio a colpi di pistola l'amico Domenico Galizia che gli doveva 17mila euro. E' stato lo stesso Attanasio a confessare tutto alla polizia, dopo che il cadavere del 31enne era stato trovato in un appartamento di Rende di cui l'omicida aveva la diponibilità.
Il movente -Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza a conclusione dell'interrogatorio cui Attanasio è stato sottoposto dal pm Giuseppe Visconti. Movente dell'omicidio, secondo quanto riferito dallo stesso fermato, sarebbe stato un debito che Attanasio aveva nei confronti di Galizia e di cui quest'ultimo chiedeva da tempo il saldo. L'omicidio è avvenuto nel corso di un incontro tra Galizia e Attanasio sfociato ben presto in una lite al culmine della quale si è verificato l'assassinio.
L'arma del delitto - Attanasio, per compiere l'omicidio, ha utilizzato una pistola calibro 9 che portava alla cintola e con la quale ha sparato a Galizia da distanza ravvicinata. L'omicida, dopo avere confessato, ha fornito alla polizia le indicazioni per consentire agli investigatori di trovare il corpo della vittima.