FOTO24 VIDEO24 2

Su Sci-hub gli articoli scientifici protetti da copyright

Più di 50 milioni di pubblicazioni e una media di download tra i quattro e i sei milioni di articoli al mese provenienti da tutto il mondo

Dopo la musica e il cinema la pirateria ora colpisce anche la scienza. Grazie al sito "Sci-hub" infatti, è possibile scaricare illegalmente più di 50 milioni di pubblicazioni scientifiche coperte da copyright. Il portale è nato nel 2011 grazie alla neuroscienziata kazaka Alexandra Elbakyan con lo scopo di potere accedere alle migliori riviste di scienza senza doversi per forza abbonare ed essere costretti a pagare anche decine di migliaia di dollari.

Uno studio uscito sulla rivista "Science", basato sui dati forniti dalla creatrice del sito, rivela che gli articoli vengono scaricati da ogni parte del mondo, dai paesi in via di sviluppo alle zone più ricche.

In sei mesi, da settembre 2015 a febbraio 2016, il sito ha avuto in media tra quattro e sei milioni di download di pezzi al mese, per un totale di 28 milioni di ricerche. Oltre 2,6 milioni di richieste provenivano dall'Iran, 3,4 milioni dall'India e 4,4 milioni dalla Cina.

Il dato sorprendente però è che circa 110 mila richieste di download sono arrivate da Boston e Mountain View, generalmente zone ricche e composte da persone che potrebbero permettersi di acquistare le riviste.
Secondo lo studio gli Usa sono "il quinto utilizzatore" e un quarto dei download arriva da paesi dell'Ocse, anch'essi prevalentemente benestanti e composto da individui che non avrebbero problemi a sottoscrivere gli abbonamenti.

Insomma un "Napster della scienza" che ha sferrato un colpo al portafogli degli editori dei magazine scientifici.

Espandi