Sound eccitante, pieno, corposo

Mustang: lʼaccendi e ti senti Steve McQueen

In prova la versione Convertible dellʼicona Ford

di Sergio Bolzoni

Ci sono auto che vanno al di là dell'essere una semplice "macchina". La Ford Mustang GT è una di quelle. Nata come vettura sostanzialmente economica con tanti cavalli, fatta per scorazzare per le (dritte) strade americane, con gli anni si è raffinata sempre più, diventando quella di oggi: una delle auto più divertenti che si possano guidare a prezzi ancora - tutto sommato - accettabili.

Quella che abbiamo provato è la versione Convertible, quella col motore "veramente americano", il 5.0 V8 da 421 CV e 530 Nm di coppia. Finiamo subito coi numeri, perché non sono questi che rendono questa Mustang una vera goduria su 4 ruote: velocità massima di 249 km/h, accelerazione laterale di 0,97 g ed è in grado di passare da 0-100 km/h in soli 4,8 secondi. Numeri impressionanti ma che non spiegano. Non spiegano ad esempio perché in una settimana di prova non abbiamo mai acceso la radio (eppure un bellʼimpianto di infotainment a bordo c'è): impossibile coprire il sound di questo motore, è troppo eccitante, pieno, corposo. Come l'erogazione del resto, che sembra davvero non finire mai. Ma il bello è che non serve schiacciare. Anche in coda, in città, con una Mustang ti senti subito Steve Mc Queen per le strade di San Francisco.

I quattro "mode" impostano la risposta della vettura in Standard, Rain, Sport e Pista. Occhio che aumentano anche i consumi man mano che si sale con le prestazioni. Ecco, i consumi sono lʼunica vera nota dolente di questo V8: i 10 km al litro in autostrada e gli 8 nel resto. Però, però... Pazzescamente bello e per nulla kitsch è il cavallo proiettato sul terreno quando si apre la portiera col buio. Il quadro strumenti è chiarissimo e i pulsanti a centro plancia sembrano quelli di un aereo. Dentro su questa cabrio ci si sta solo in due, al massimo un bambino dietro o un paio di borse. Però i due davanti stanno comodi anche se di taglia "ampia". Il tetto in tela isola bene e si ripiega abbastanza comodamente. Solo la maniglia di sicurezza è un po' scomoda. Non è una cabrio iper-silenziosa, comunque.

Come dicevamo si gode del sound del motore anche da fermi. Certo è che andare a passeggio sul Lago di Como con questa GT Convertible è una meraviglia. Non abbiamo avuto l'occasione di provarla in pista al massimo delle sue possibilità prestazionali, ma per quello che si è potuto fare oseremmo consigliare di... scordarvi tutte le sciocchezze che si sentono dire sulla tenuta di strada di queste "muscle car": non c'è stato modo di metterla in crisi nemmeno sotto un uragano scatenatosi mentre percorrevamo stradine di montagna piuttosto impervie.

Poi, gente, è una Mustang. Qui domina lo spirito selvaggio delle praterie americane non la precisione ingegneristica dei centri ricerca di Stoccarda. Ergo qualcosina è da rivedere, come il sistema dʼinclinazione dei sedili che non torna mai alla posizione di partenza quando li si abbassa per mettere qualcosa dietro, oppure il fatto che i finestrini quando si richiude la capote elettrica non si alzino automaticamente, nemmeno quelli piccoli posteriori, col rischio di dimenticarseli aperti. Ma sono minuzie. Il cambio manuale a 6 marce, per esempio, è perfetto. Se potete permettervi di dissetare questo V8 americano difficilmente per 47.000 euro troverete unʼauto altrettanto eccitante. Perché questa è più di un'auto: è una Mustang.