"Sul lavoro è fondata la nostra Repubblica, creare lavoro è un impegno costituzionale vivo e attuale". Sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della tradizionale cerimonia per i cavalieri del lavoro del Primo maggio. "2015 e 2016 sono anni di crescita moderata, ma non possiamo accontentarci", ha aggiunto il Capo dello Stato.
Un Paese che esclude i giovani, o li inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo
"Escludendo i giovani, il Paese si condanna" - "Un Paese che non riesce a includere i giovani è un Paese fermo. Un Paese che esclude i giovani, o li in inserisce nel mondo del lavoro in modo precario, si condanna da solo - ha detto ancora Mattarella - Al centro della questione lavoro ci sono proprio i giovani, che il lavoro non lo trovano, che stanno pagando un prezzo insostenibile e che rischiano di subire con l'esclusione di oggi anche un'ipoteca negativa sulla loro dignità di domani".
Il ricordo di Regeni e Solesin - Il presidente della Repubblica, nel suo intervento, ha voluto ricordare le giovani vittime del programma Erasmus in Spagna e ancora Valeria Solesin, uccisa durante l'attentato al Bataclan di Parigi, e infine Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso al Cairo.