Una valanga di bronzo e argento tra le mani degli archeologi di Siviglia: rinvenuti 600 chili di monete di epoca romana, risalenti alla fine del quarto secolo, in 19 anfore ritrovate sotterrate durante un'opera di canalizzazione delle acque nel Parque del Olivar del Zaudín a Tomares, una città situata a 10 chilometri da Siviglia. "Si tratta di una scoperta di grande importanza", ha commentato a caldo Ana Navarro, direttore del Museo Archeologico di Siviglia, dove sono state depositate le anfore-salvadanaio.
"Sul recto della moneta appaiono le figure dell'imperatore Massimiano e Costantino - continua Navarro. - Nel rovescio ci sono diverse allegorie romane, come l'abbondanza". Ogni moneta pesa tra gli 8 e i 10 grammi e appare in buone condizioni nonostante il tempo passato e la terra che la ricopre. "Delle 19 anfore rinvenute durante i lavori, 9 sono ancora integre e potrebbero contenere monete d'oro: non escludiamo nulla", aggiunge.
"L'intera area del basso Guadalquivir è molto ricca di reperti archeologici - sottolinea Navarro. - Non dobbiamo dimenticare che durante l'Impero romano questa zona era una regione molto potente dal punto di vista economico e produttivo".