ZERO GRAVITY

Lorenzo Fragola tra il nuovo album e il tour

Ospite di Paola “Funky” Gallo nell'Auditorium Radio Italia, Lorenzo Fragola ha sviscerato nel dettaglio il suo ultimo disco “Zero Gravity”, ha raccontato l'attesa per il prossimo tour e ha dovuto fronteggiare diverse proposte di matrimonio.

L'intervista di Lorenzo Fragola a Radio Italia, che ha vissuto anche sui social all'hashtag #FragolaRadioItalia, è entrata direttamente tra le tendenze di Twitter. A Paola “Funky” Gallo, Lorenzo ha sviscerato nel dettaglio il suo ultimo disco “Zero Gravity”, ha raccontato l'attesa per il prossimo tour e ha dovuto fronteggiare diverse proposte di matrimonio.

Già te lo dissi ai tempi di “1995”, sei uno che dopo Sanremo si prende il suo tempo per pubblicare gli album. “1995” uscì il 31 marzo, stavolta hai fatto un po' prima... Sono scelte. Secondo me la pubblicazione di un album va al di là dell'andamento del Festival, sono due esperienze diverse. Un album racconta con più attenzione la tua vita di un anno. Il tour sarà un'altra esperienza ancora, che mi godrò col tempo”.

Quel Gravity tradisce una passione per Chris Martin e per un modo “inglese” di cantare. Zero Gravity è però l'opposto, una canzone in cui dichiari “io rischio tutto, voglio essere libero”. Il Chris Martin autore ha un bel modo di scrivere. È un pezzo che piaceva a me e al mio produttore. Ho cercato di farne un adattamento in italiano, poi è diventato l'opposto. Il primo è acustico, una ballata, il mio invece è pieno d'elettronica”.

"Luce Che Entra" è una canzone che ami molto. Un brano che potrebbe rappresentare lo stile di cui parlavi prima... È la canzone dell'album più identificativa, mi piace perché è leggera e al tempo stesso dice qualcosa di importante. Luce Che Entra si può riferire a una persona, ma anche a un evento che ti dà voglia di vivere e ti fa perdere le sicurezze, in senso positivo”.

Passiamo alle domande dai social, richieste di matrimonio a parte... Sì dai. Comunque finora ho ricevuto richieste miste, da parte di qualche mamma single, di qualche figlia... Per ora basta, poi vediamo se va avanti”.

Quando inizia il tour? Non lo so, ci stiamo ragionando. È la parte più bella di questo lavoro perché ti rendi conto della potenza delle canzoni solo quando le canti live. Voglio farlo con calma per proporre qualcosa di bello”.

Altra domanda dai social. Dove ti trovavi quando hai scritto “Infinite Volte”? In studio. È arrivato questo provino, mi piaceva ma volevo modificare delle cose. Ci abbiamo lavorato dalle 5 del pomeriggio alle 3 di notte, poi l'abbiamo finito”.

In quel momento c'era già in animo il Festival? Non era nei miei piani però il brano aveva talmente tanta potenza... Abbiamo deciso di mandarlo, del resto Carlo Conti me ne aveva chiesto uno”.

Sofia ti chiede: cosa ti fa sentire a Zero Gravity oltre alla musica? Per me Zero Gravity significa staccarsi da tensioni e problemi. In questo senso, risponderei la compagnia giusta che mi fa pensare ad altro e mi fa sentire leggero”.

Barbara: ti sorprendi ancora se uno ti ferma per strada? "I complimenti e le opinioni in generale, se sono interessate, mi fanno piacere. Il migliore è stato un tassista che mi fa 'Io ti ho già visto, sei il cantante. Io non seguo i talent, queste cose, solo Sanremo'. E io gli faccio: 'Ma c'ero quest'anno al Festival, anche l'anno scorso'. E lui: 'Tra i giovani?' E io: 'No, due anni di fila tra i giovani no...'".

La canzone dell'album su cui hai speso più tempo? Scarlett Johansson, forse per il fatto che avevo dubbi su ciò che volevo raccontare. L'ho scritta in fake english, poi ho fatto la melodia. Mi portava sempre su strade diverse. Intanto ne approfitto, saluto Scarlett. Purtroppo non ha Twitter, volevo seguirla...”.

È un vantaggio avere il proprio produttore come migliore amico? Lui ha la calma giusta per affrontare le cose, anche perché è più grande. Quando mi deve dire le cose scomode, lo fa nel momento giusto. Ci mandiamo a quel paese ogni due minuti, poi facciamo pace perché siamo grandi amici”.

La tua canzone preferita dell'album? D'improvviso. Non so il motivo, forse perché è una canzone dalla forte carica emotiva che ha dato ordine e schema ai miei pensieri. Spero sia il prossimo singolo”.

Un amico siciliano chiede se ti sei abituato a Milano? La nostalgia c'è. Milano mi piace perché, pur essendo una metropoli, è molto più tranquilla di Catania. Qui ognuno ha il proprio spazio, però Catania è Catania e la Sicilia è la Sicilia”.

Intanto Denise, tornando alle proposte di matrimonio, è avvantaggiata perché è già in chiesa che ti aspetta... O svantaggiata, bisogna vedere...”.

Siamo in “zona duetti”. Uno internazionale e uno italiano al femminile? Stimo tanti artisti stranieri con progetti simili ai miei. Probabilmente duetterei con una cantautrice. Tra le artiste italiane, ce ne sono tante talmente brave che non so rispondere...”.

L'ultimo dilemma: preferisci “1995” o “Zero Gravity”? Due periodi diversi della mia vita, ora direi Zero Gravity perché mi rappresenta di più”.