Grillo: "Casaleggio? E' morto per certi articoli"
Il leader del Movimento 5 Stelle si scaglia ancora una volta contro i giornalisti che dopo la morte del guru M5S lo hanno elogiato sui giornali
"Casaleggio? E' morto per certi articoli di giornale". Dal palco del suo spettacolo, "Grillo vs Grillo", a Catania, il leader 5 Stelle ha lanciato una pesante accusa conto i giornalisti, e ha continuato dicendo che l'ex guru del Movimento ha sempre sofferto le critiche della stampa."Tutti i giornali che hanno pubblicato quegli articoli", ha specificato, "erano stati querelati da Gianroberto".
Casaleggio e le querele - Il rapporto tra Grillo e i giornalisti non è mai stato dei migliori. Il leader dei Movimento li ha sempre duramente criticati e spesso allontanarti per non farsi intrervistare. E durante lo spettacolo a Catania ha rivelato che Casaleggio soffriva per alcuni articoli e
si è scagliato contro tutti coloro che hanno scritto bene del suo amico solo dopo la morte. Prima invece, sempre le stesse persone, sarebbero state oggetto di querela da parte dell'ex guru dei 5 Stelle per diffamazione sulla carta stampata.
Il ricordo di Grillo - In un passaggio del suo spettacolo a Catania però, Grillo si è qanché lasciato andare e ha ricordato Casaleggio con parole commosse:
"Una volta conobbi una persona. Le piaceva Tex, come me. Era Casaleggio. Mi Manca".
Le reazioni della politica -"Trovo inqualificabili le frasi pronunciate da Beppe Grillo che sostiene che Casaleggio sia morto per colpa di alcuni articoli di giornale", commenta
Gianni Sammarco di Ncd che prosegue: "Tutta la politica, nessuno escluso, ha riconosciuto un giusto e doveroso tributo a Casaleggio e appare oggi davvero offensivo il fatto che Grillo strumentalizzi la morte del guru del Movimento 5 Stelle. Accusare poi la stampa della morte di una persona è l'ennesima dimostrazione della mancanza di rispetto che Grillo ha nei confronti dei giornalisti, che fanno semplicemente il loro dovere, quello cioè di riportare i fatti. Grillo chieda scusa immediatamente a tutti, a iniziare dagli iscritti al suo Movimento". Ha commentato l'accaduro anche
Stefano Pedica del Pd: "In un paese democratico, il leader di un movimento politico non può fare degli attacchi alla libera stampa la sua ragion d’essere. Grillo impari a rispettare i giornalisti e il loro lavoro. I suoi attacchi sono vergognosi".
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