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La Huracan Lamborghini star a Pechino

Tre versioni al giovane salone della capitale cinese

Il Salone auto di Pechino è giovane ‒ 14 edizioni ‒ ma la portata del mercato cinese lʼha fatto divenire di diritto uno dei più importanti eventi internazionali dedicati alle quattro ruote. Ragion per cui tutti vengono a Pechino a proporre le loro novità, come Lamborghini che fa esordire nella capitale cinese due cose: la gamma Huracán e Stefano Domenicali nelle vesti di neo-presidente e A.D. della Casa del Toro.

Lamborghini porta in Cina tre modelli della famiglia Huracan: la LP 580-2 a trazione posteriore, la Huracan LP 610-4 Spyder a trazione integrale e lʼedizione speciale Huracan LP 610-4 Avio, coupé con originale livrea ispirata al mondo dellʼaviazione, che sarà realizzata in edizione limitata di 250 unità. A unire i tre modelli sono il motore e il cambio: il 10 cilindri a V di 5,2 litri di cilindrata sviluppa 610 CV nella versione a trazione integrale e 580 in quella a trazione posteriore. Per il cambio le Huracan utilizzano lʼautomatico a doppia frizione a 7 rapporti. Prestazioni da urlo: la velocità massima supera i 320 orari e lʼaccelerazione da 0 a 100 km/h si compie in 3,4 secondi. I motori di tutti i modelli Huracan dispongono della tecnologia “cylinder on demand”, che permette di dimezzare il numero di cilindri in funzione in base alle condizioni di marcia.

La Cina è importante per Lamborghini, destinata a diventare il primo o tra i primi mercati al mondo del brand. La gamma Huracan, dal canto suo, è il fiore allʼocchiello dellʼazienda di SantʼAgata Bolognese e lo scorso anno è stata consegnata a 2.242 clienti nel mondo. Quanto al look dei modelli esposti a Pechino, spicca la nuova capote in tessuto della Spyder, disponibile in tre diversi colori: nero, marrone e rosso. Il sistema elettroidraulico permette di aprire o chiudere la capote in 17 secondi, basta premere un pulsante posizionato sul tunnel centrale, e lʼoperazione è possibile fino ai 50 km/h di velocità.

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