Genova Pegli, spara contro padre e figlio: 2 morti, killer fermato
Le vittime hanno 51 e 27 anni. La polizia ha fermato l'assassino che ha confessato. Aveva già ucciso un ragazzo nel 1980
Un 51enne, Adriano Lamberti, e il figlio di 27 anni, Walter, sono stati uccisi durante una lite finita in sparatoria a Genova. L'aggressore, che è stato fermato, era fuggito subito dopo aver aperto il fuoco davanti a un locale del lungomare, nel quartiere di Pegli. La polizia lo ha catturato in un appartamento, poco lontano dal luogo della sparatoria. L'uomo ha confessato il duplice omicidio.
La vittima di 51 anni, genovese di origine sinti,
era intervenuta per difendere il figlio quando il killer ha sparato: il padre che si è messo sulla linea di fuoco è morto sul colpo, il 27enne è deceduto poco tempo dopo in ospedale a causa delle ferite all'addome.
Secondo le
testimonianze raccolte dagli investigatori, la discussione è stata causata da alcuni
commenti su una ragazza.
Gli agenti hanno trovato l'assassino
nascosto nella casa del figlio a Voltri: è accusato di
duplice omicidio aggravato. Il killer infatti dopo l'alterco ha aspettato le sue vittime fuori dal locale con l'intenzione di chiudere la questione.
L'omicida aveva già ucciso nel 1980 - Salvatore Maio, l'uomo originario di Rizziconi (Reggio Calabria) che sul lungomare di Genova ha ucciso Adriano e Walter Lamberti, 51 e 27 anni, padre e figlio, ha già trascorso 11 anni in carcere perché il 21 luglio del 1980 assassinò, nel corso di una lite, un marittimo di 19 anni, Giuseppe Zangari, e ferì Natale Zangari, di 37, zio della vittima. Dopo avere ucciso Giuseppe Zangari e ferito lo zio, Maio si rese irreperibile, ma si costituì il giorno dopo nel Commissariato di Gioia Tauro della Polizia di Stato. Per quell'episodio Salvatore Maio fu condannato a 19 anni di reclusione, ma ne scontò, appunto, soltanto 11.
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