L'Osservatore Romano ha dedicato un particolare ricordo a Prince. Il quotidiano della Santa Sede esalta l'artista che "ha intrapreso una lunga battaglia contro le major discografiche e le più frequentate piattaforme digitali". Per questo negli ultimi anni "è stato boicottato da chi controlla il mercato della musica pop". Il giornale tesse le lodi della "genialità con cui sapeva muoversi tra i diversi generi, in un mondo dominato dalle major".
Nell'articolo "Il principe e le major", l'Osservatore Romano denuncia che "molto raramente i brani diPrince, uno dei tanti nomi che il proteiforme artista ha assunto lungo la sua carriera, sono stati trasmessi dalle radio in questi ultimi anni". Per questo, prevede il giornale: "all'indomani della morte, le stazioni Fm manderanno in modo ossessivo qualche sua canzone, a cominciare da Purple Rain. Ma sarà questione di un paio di giorni. Poi le ragioni delle major avranno ancora una volta la meglio sulle ragioni della musica. E Prince tornerà nel dimenticatoio, nonostante la sua innegabile bravura che lo ha portato a spaziare con estremanaturalezza dal rock al funk, dalla disco al jazz".