OMICIDIO COLPOSO

Morte Bifolco, 4 anni e 4 mesi al carabiniere che lo uccise

Il militare ritenuto colpevole di omicidio colposo. Furiosa la madre della vittima: "Hai bloccato il cuore di mio figlio, io il tuo me lo mangio, ti uccido".

E' stato condannato a 4 anni e 4 mesi per omicidio colposo Giovanni Macchiarolo, il carabiniere che il 5 settembre del 2014 uccise, a Napoli, il 17enne Davide Bifolco. Il militare si è sempre difeso dicendo che il colpo partì involontariamente. Il giovane fu colpito dopo che, in sella a uno scooter, non si era fermato a un posto di blocco. Dura reazione della mamma di Bifolco: "Hai bloccato il cuore di mio figlio, io il tuo me lo mangio, ti uccido".

La sentenza è stata emessa dal gup Ludovica Mancini al termine del processo con rito abbreviato; il pm aveva chiesto 3 anni e 4 mesi. Il carabiniere, ritenuto responsabile di omicidio colposo, è stato condannato all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.

Furibonda la madre del ragazzo, che insieme a un centinaio di manifestanti ha contestato la sentenza, ritenuta troppo lieve, davanti al palazzo di giustizia. "Vergogna - ha detto la donna -. L'altro mio figlio per un furto ha avuto cinque anni, ed è ancora in carcere. A questo che ha ucciso l'altro mio figlio solo quattro anni, vergogna, assassino. Se lui non va in galera anche mio figlio deve uscire".

Il legale della famiglia, da parte sua, ha espresso soddisfazione per la condanna, criticando però la conduzione dell'inchiesta che, ha detto, "meritava indagini più approfondite". Secondo l'avvocato, infatti, il colpo non è partito accidentalmente, come sostenuto dalla difesa, ma il carabiniere avrebbe puntato l'arma con l'intenzione di colpire il giovane.

La madre di Bifolco al carabiniere: "Ti ammazzo" - "Hai bloccato il cuore di mio figlio, io il tuo me lo mangio, ti uccido". E' improntata all'ira la reazione di Flora, la mamma di Davide Bifolco. La pena viene ritenuta troppo lieve dalla donna e dai manifestanti, oltre un centinaio, che hanno stazionato all'esterno del palazzo di giustizia.