strategia vincente

Juve ai giovani: alla base dei successi il "mercato verde"

Cinque stagioni fa il cambio di rotta, oggi Marotta e i suoi hanno in mano tutta la meglio gioventù d'Italia

In casa Juventus è tempo della grande festa per il quinto scudetto consecutivo, ma negli uffici di C.so Galileo Ferraris Marotta e Paratici hanno già cominciato da tempo a costruire i successi futuri. Se questo scudetto ha i volti di Dybala, Zaza, Pogba, Sturaro, Rugani eccetera, il merito è infatti soprattutto della decisa virata operata sulle strategie di mercato a partire dal 2011/12, quando si è deciso di puntare forte sui giovani e sul talento.

L'idea di base si fonda su un concetto molto semplice: investire sui giovani, in un modo o nell'altro, paga sempre, che si tratti di un ritorno economico oppure tecnico. Piuttosto che spendere 12/13 milioni, per esempio, per Hernanes, meglio investirli su ragazzi giovani e di prospettiva da inserire nel meccanismo Juve, approfittando anche degli ottimi rapporti con molti club. In questo modo si evitano aste con le altre big, i calciatori maturano e, anche se non diventano "da Juve", possono divenire pedine utili per eventuali scambi (vedi Goldaniga nell’operazione Dybala) o incassi da plusvalenza (come nei casi di Gabbiadini e Immobile).

Nelle ultime cinque stagioni i bianconeri hanno comprato 14 Under 21 sul mercato interno, un conteggio in cui non sono considerati i giocatori cresciuti nel vivaio e poi rientrati in organico, così come gli innesti dall'estero. Le altre sei grandi realtà del nostro campionato arrivano a quota 18 tutte insieme. Il termine rastrellamento è probabilmente un po' forte, ma rende bene l'idea della determinazione con cui Marotta e i suoi stanno operando: dove c'è potenziale, la Juve è in prima fila e l'ultimo mercato di gennaio l'ha dimostrato.

Gli acquisti di Mandragora e Ganz, lasciati a Pescara e Como fino al termine della stagione, sono solo le ultime di una lunga serie di operazioni in cui la Vecchia Signora ha nettamente anticipato la concorrenza. E questo solo per restare alle operazioni "ufficiali", perchè grazie agli ottimi rapporti col Sassuolo i bianconeri si sono anche assicurati una corsia preferenziale per i gioiellini Sensi e Trotta, sulla falsa riga di quanto fatto con Zaza e Berardi. Il primo è già bianconero e ha segnato il gol scudetto, il secondo potrà essere riscattato per 18 milioni in estate.

Se i vari Masi, Boakye, Buchel e Fiorillo non hanno lasciato il segno nè sotto il profilo finanziario nè sotto quello tecnico, l'obiettivo è comunque di non lasciare nulla al caso, per evitare di avere rimpianti come quello per Verratti. E proprio col procuratore del centrocampista del Psg, Di Campli, i bianconeri hanno chiuso l'affare Di Massimo (già a disposizione della Primavera) e stanno portando avanti un discorso per il gioiellino del Bari Castrovilli, classe '97. Insomma, in attesa di capire cosa sarà del futuro di Pogba e se l'obiettivo Gundogan sarà finalmente raggiunto, la Juve si gode il successo di oggi e costruisce quelli di domani sulla meglio gioventù. Un esempio da seguire.

di MARCO MUGNAIOLI