Il ministro dell'Industria spagnolo José Manuel Soria Lopez si dimette dopo le rivelazioni contenute nei Panama Papers, i documenti usciti dallo studio legale panamense Mossack Fonseca che hanno svelato il ricorso da parte delle élite mondiali ai paradisi fiscali. Soria si è dimesso anche dalla carica di deputato e presidente del Partito Popolare delle Canarie.
Lunedì alcuni giornali spagnoli hanno pubblicato documenti nei quali Soria compariva come direttore di una compagnia offshore panamense nel 1992. Il ministro ha smentito di avere conti nei paradisi fiscali, ma dopo "un confronto con il premier" Mariano Rajoy ha deciso di presentare le dimissioni "considerando il danno evidente che questa situazione ha causato al Partito Popolare", recita una sua dichiarazione.
Il 5 aprile si era dimesso anche il primo ministro islandese Sigmundur David Gunnlaugsson, dopo che 24mila cittadini avevano firmato per chiedere la sua rinuncia alla carica per il coinvolgimento assieme alla moglie nello scandalo dei Panama Papaers.
Marchionne: "Nessuno di Cnh è coinvolto nello scandalo" - Nessuno in Cnh Industrial è coinvolto nella vicenda dei Panama Papers. Lo ha assicurato il presidente Sergio Marchionne all'assemblea degli azionisti. "La questione dei Panama Papers è diventata importante - ha detto - ma nessuno dei nostri nomi è su quella lista". "Ci sta molto a cuore la credibilità della società - ha sottolineato Marchionne - e il caso della lista di Panama dimostra fino a che punto società come la nostra vengono seguite molto da vicino, come tutte le grandi corporations. Noi abbiamo sempre rispettato tutte le legislazioni in vigore e siamo sempre molto trasparenti".