Toyota Setsuna

La Toyota in legno con motore elettrico

Dal Fuorisalone di Milano una favola ecologista

Il Fuorisalone che accompagna la Design Week di Milano (12-17 aprile) è una miniera straordinaria di sorprese. Legata anche al mondo dellʼauto, come la macchinina in legno Setsuna che scopriamo allo spazio Toyota di via Tortona. Un prototipo a due posti perfettamente marciante, certo non omologata per la circolazione stradale, ma con splendidi legni che rivestono la carrozzeria e un motore elettrico pulitissimo.

Un messaggio chiaro quello che Toyota vuol dare, quasi uno choc: il costruttore più allʼavanguardia al mondo, pioniere e leader dellʼalimentazione elettrica, che dimostra come i prodotti industriali non siano obbligatoriamente “costretti” a inseguire le nuove tecnologie. Il design, i sentimenti, i valori, ancora danno senso a un oggetto, e i clienti, ma meglio sarebbe dire le persone, li amano a dispetto di qualsiasi moda che passa. Così lʼingegnere Toyota Kenji Tsuji ha creato questa vettura due posti scoperta ‒ Setsuna, significa “momento” ‒ con una tecnica artigianale giapponese che non prevede lʼuso di chiodi, viti o bulloni. Una sorta di Lego ante litteram, che così può essere smontata e rimontata a piacimento.

Quattro i legni utilizzati: betulla, cedro, olmo e cipresso. Il legno sa di vita lenta e così sul cruscotto di Setsuna cʼè un orologio che calcola lo scorrere del tempo in centinaia di anni. Perché la particolarità del legno sta nel fatto che ha una storia, e cambiando colore diventa testimone del passato, portando con sé anche i ricordi. E così lʼautomobilina di legno ha spiazzato persino il nuovo C-HR, il crossover Toyota per la prima volta esposto in Italia dopo la premiere al Salone di Ginevra. Cʼè anche lui allo spazio di via Tortona, col suo design ultra moderno e la doppia alimentazione ibrida elettrica, frastornato da ledwall, totem interattivi e una spettacolare installazione di Generative Art. Perché antico e moderno, lentezza e velocità, nostalgia e sguardo verso il futuro si mischiano nel vissuto di chiunque, e nel mondo cʼè posto per tutto.