Corso Garibaldi 83, Milano. In pieno cuore di Brera l’edicola cambia d’abito. E diventa moderna, multimediale, all'avanguardia, pronta ad informare i residenti della zona, ma anche ad offrire, oltre a giornali e figurine, anche servizi di portierato diurno. Per il recapito di raccomandate, per lasciare in custodia le chiavi di casa e, perché no, per chiedere un idraulico. E’ nata Edicola 2.0. Il progetto nasce da un'idea del giornalista Enrico Fedocci, ora diventato anche “giornalaio”, con l’imprenditore Mimmo Lobello che ha avuto il non facile compito di trasformare l’idea in “business plan”.
La crisi dell’edicola tradizionale comincia nel 2001: 13mila i venditori di giornali che hanno dovuto abbassare la serranda. Un terzo del totale nazionale. E così si è arrivati ad un nuovo concetto: “Nella nostra edicola i residenti della zona troveranno uno spazio dedicato ai dibattiti, agli incontri, agli eventi culturali. Una club-house che possa essere utilizzata come domicilio elettivo dai globe trotter – afferma Enrico Fedocci con una punta di orgoglio per la sua creatura - dove ricevere la propria corrispondenza, usufruire di un servizio di portierato diurno e sentirsi davvero a casa”.
“Il nostro progetto è molto più ampio, vogliamo che Edicola 2.0 arrivi ovunque – ha aggiunto Mimmo Lobello – La nostra è la prima iniziativa del genere in Italia e abbiamo suscitato l’interesse di molti. Non solo dei cittadini, ma anche di tanti imprenditori che ora ci chiedono partnership, che vogliono collaborare a questa iniziativa che è nata per caso, a cena con l’amico Fedocci, mentre mangiavamo una pizza in una ristorante poco distante da qui. Fondamentale per partire è stato lo storico Hotel dei Cavalieri che è parte essenziale per il rilancio dell’edicola.”
Anche esteticamente l’edicola 2.0 è cambiata, ma la struttura resta sempre quella. Ristrutturato e reso l’interno più ospitale: c’è un concierge dove un consulente aiuterà i clienti a risolvere i problemi. Un plauso arriva proprio dal mondo degli edicolanti. Con un comunicato la Snag, considerata la confindustria degli edicolanti, fa sapere che quella intrapresa con Edicola 2.0 è la strada da seguire.
Ad inaugurare il nuovo progetto, martedì scorso, nella prima giornata del salone del mobile, l’architetto Stefano Boeri, che ha progettato il Bosco Verticale. Intervistato dalla giornalista Arianna Giunti e dallo speaker radiofonico e CEO della StartUp di OkNetwork, Mario Moroni, l’urbanista ha spiegato come vede la Milano del prossimo futuro. E l’ambizione di Edicola 2.0 è anche quella di essere un punto di aggregazione, organizzando dibattiti, come quello a cui hanno preso parte Boeri oltre all’architetto Mariano Pichler inventore del distretto creativo di via Ventura a Lambrate.
Nelle prossime settimane sono previsti nuovi incontri nell’ambito del ciclo di dibattiti denominato: “Numeri 10, Fuoriclasse del nostro tempo” dove si alterneranno capitani di Industria e designer. Ospite dell’evento anche Morena Zapparoli, vedova del grande Gianfranco Funari: “Gianfranco si definiva giornalaio scherzosamente e avrebbe apprezzato moltissimo questa iniziativa".
L’estetica dell’edicola 2.0, progettata dall’architetto Roberto Dell’Acqua, è stata infatti realizzata nel pieno rispetto dell’ecosostenibilità utilizzando materiali già presenti nella struttura tradizionale e materiali di recupero. Oltre ai prodotti per l’editoria, sarà previsto anche un corner dove poter acquistare sementi per far crescere il proprio orto botanico in città. Oasi dove potersi dissetare in una bella giornata di sole, nel chiosco digitale saranno in vendita ghiaccioli e gelati. E l’attenzione sarà dedicata anche agli amici a quattro zampe: nel chiosco 2.0 saranno disponibili alimenti per animali di piccola taglia.