Untaggable, niente etichette. Ai piedi della Torre Velasca, per l'occasione colorata di rosso fuoco, torna in scena Audi City Lab. Un laboratorio di idee dove si parla di progresso, di futuro. La casa tedesca, il cui logo reinventato da Piero Lissoni campeggia davanti all'iconica torre, scommmette ancora sull'Italia e sul FuoriSalone: "Audi, in latino, significa ascolta - spiega Fabrizio Longo, direttore Audi Italia -. Abbiamo così pensato a uno spazio espositivo non solo di auto ma anche di concetti, invitando personalità davvero untaggable".
Sul palco si alternano volti molto popolari, vere e proprie star nei rispettivi campi. Da Daniel Libeskind a Stefano Boeri, da Ingo Maurer a Carlo Freccero, da Joseph Grima a Eleonora Abbagnato.
"Le cose veramente importanti hanno tante definizioni - sottolinea Giovanni Perosino, global head of marketing Audi Ag - A Milano, tempio della moda e dello stile, abbiamo tantissimi esempi di untaggable. Ed è per questo che siamo qui oggi. Sull'Italia Audi ha un focus particolare. E' un Paese che esprime da sempre un punto di riferimento internazionale nel settore del design. E Audi guarda non può che guardarvi con grande attenzione".