Zerocalcare torna con "Kobane Calling"
Il libro racconta i viaggi del fumettista romano nel Rojava, la regione più calda del pianeta
Tre viaggi: Turchia, Iraq, Siria. Il Kurdistan come i telegiornali non lo raccontano. Le macerie di Kobane e un popolo intero in guerra per difendere il proprio diritto a esistere, proteggendo labili confini la cui esistenza non è sancita da nessun atlante geografico. "Kobane calling" (Bao publishing, 240 pagine, 17 euro) è il nuovo libro di Zerocalcare, un fumetto a metà tra il diario di viaggio e il graphic journalism, per raccontare un'utopia possibile nel cuore di una terra ferocemente contesa e fieramente difesa.
Zerocalcare ci racconta, con sguardo lucido e solo a tratti ironico,
una delle più importanti battaglie per la libertà silenziosamente in corso al mondo. Un libro importante, difficile da inquadrare in poche parole, che raccoglie le due storie già apparse su Internazionale e quasi duecento pagine in più di diario di quei viaggi nel Rojava,
la regione che i curdi stanno cercando di trasformare in un'utopia democratica senza uguali in Medio Oriente e forse al mondo.
Il libro esce il 12 aprile. Il giorno prima, l'11 aprile, per festeggiare questo evento editoriale, quattro librerie la Feltrinelli saranno eccezionalmente aperte dalle ore 22 per una speciale anteprima nazionale: Milano Piazza Duomo, Bologna Ravegnana, Roma Appia Nuova e Napoli Piazza dei Martiri.
"Kobane Calling" è il settimo libro di Zerocalcare per Bao Publishing, dopo "La profezia dell'armadillo", "Un polpo alla gola", "Dodici", "Dimentica il mio nome", che è stato nella dozzina dei semifinalisti del Premio Strega 2015, e le due raccolte tratte dal suo blog: "Ogni maledetto lunedì su due" e "L'elenco telefonico degli accolli".
Ecco un'anteprima di "Kobane calling"
SU TGCOM24