La procura di Roma, a seguito dell'esposto presentato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio riguardante un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta petrolio, ha aperto un fascicolo che, al momento, non presenta né ipotesi di reato né indagati. Il ministro si è recato personalmente in procura per presentare l'esposto.
L'iniziativa del ministro è legata ad alcune intercettazioni tra Valter Pastena, direttore generale della Ragioneria Generale dello Stato, e Gianluca Gemelli, compagno dell'ex ministro Guidi nelle quali si fa riferimento ad un presunto dossieraggio da parte dei carabinieri, con tanto di foto, relativo al ministro Delrio.
L'intercettazione in cui si parla del dossier contro Delrio - "Dobbiamo vederci molto da vicino - dice Pastena a Gemelli - tutte cose che addirittura ti puoi togliere qualche sfizio, ma serio. I carabinieri sono venuti a portarmi il regalo in ufficio. Hai visto il caso di Reggio Emilia? Finito sto casino usciranno le foto di Delrio a Cutro con i mafiosi. Tu non ti ricordi quello che io ti dissi, che c'era un'indagine, quelli che hanno arrestato a Mantova, a Reggio Emilia, i Cutresi, quelli della 'ndrangheta... Chi ha fatto le indagine è il mio migliore amico, e adesso ci stanno le foto di Delrio con questi".
Sulla vicenda, il comando generale dell'arma dei carabinieri ha auspicato che "possano essere immediatamente chiarite le affermazioni concernenti presunti incontri tra Pastena, e un carabiniere che avrebbe partecipato all'attività d'indagine svolta negli anni scorsi anche nel territorio di Reggio Emilia". Il comando generale, inoltre, ha "escluso qualsiasi rapporto tra vertici dell'arma dei carabinieri con lo stesso Pastena, salvo quelli imposti da ragioni formali e istituzionali connesse al precedente incarico di questi quale direttore dell'ufficio centrale del bilancio presso il ministero della Difesa".