"Sono delusa, arrabbiata e schifata": non va giù leggera Nadia Zanacchi, la madre di Giulia Minola, la studentessa di Brescia morta durante il Loveparade di Duinsburg il 24 luglio 2010. La donna non accetta la decisione del tribunale tedesco di archiviare il processo e scagionare i dieci indagati in quanto "non ci sono elementi sufficienti" per i rinvii a giudizio. Alla Love Parade morirono in 21 e i feriti furono 500.
"Mi dispiace immensamente perché è una grave mancanza di rispetto nei confronti di mia figlia e delle altre vittime. C'è più rispetto per i presunti colpevoli che per chi è morto, anche se dopo sei anni potevamo aspettarcelo" ha dichiarato poi la madre della studentessa.
Nessuna giustizia per Giulia quindi che morì nella calca all'interno del tunnel della Karl Lehr Strasse. Le autorità chiusero il sottopassaggio all'entrata per evitare il sovraffollamento, ma dall'altra parte la comunicazione non arrivò e il flusso contrario che usciva continuò. Quasi tutte le vittime furono trovate col torace schiacciato.
Il legale della famiglia Minola ha già presentato ricorso contro l'archiviazione.