Lo smart working aumenta la produttività? È necessario imparare a gestire le proprie energie e creare una solida tabella di marcia, tuttavia i numeri parlano chiare: lavorare da casa, in remoto, porta a una riduzione dei costi, fattore di importanza strategica per le aziende. Non solo. Questa modalità di lavoro può renderci più autonomi e in grado di organizzare in maniera più felice il tempo, coltivando la qualità della vita in famiglia.
DATI IN AUMENTO – Dai dati dell'Osservatorio Smartworking del Politecnico di Milano emerge che lo scorso anno, durante il 2015, il 17% delle imprese italiane ha avviato progetti riguardo modalità lavorative in remoto. Grazie agli strumenti digitali lavorare da casa nel prossimo futuro sarà più facile e consentirà una gestione del lavoro più fluida, una gestione che in molti Paesi è già realtà.
RIVOLUZIONE CULTURALE – Il lavoro in remoto non è possibile in tutti i settori, tuttavia nel caso di molte professioni può costituire un aiuto importante. Ciò che occorre cambiare è la mentalità. Oggi conciliare lavoro e vita familiare crea un senso di frustrazione altissimo, che in realtà potrebbero essere gestito in modo differente.
SALVA TEMPO – Secondo alcune indagini il 52% di chi lavora a distanza perde meno tempo. Il 23% dei lavoratori si dichiara disposto a lavorare un numero maggiore di ore, mentre il 30% afferma che il rendimento aumenta perché da casa si riesce a produrre di più in meno tempo. Risparmiare benzina e tempo negli spostamenti ti permetterà di organizzare la tua giornata ricavando un surplus di ore per lo sport, la famiglia o un corso di aggiornamento, motivazione strategica anche per l'azienda.
ORGANIZZARSI AL TOP – Non è tutto oro quel che luccica: lavorare da casa implica disciplina, organizzazione e abnegazione. Predisporre un ambiente dove trovare la propria tranquillità e concentrazione è fondamentale per lavorare al meglio. Un punto a favore del lavoratore? Imparare a usare bene le potenzialità della Rete e mostrarsi veloci, efficienti, presenti, al di là del luogo in cui ci si trova.
BUONA COMUNICAZIONE – Grazie a mail e chat è possibile tenersi aggiornati e comunicare con i colleghi. Attenzione, però: soprattutto nei primi tempi può essere utile farsi aiutare da una sveglia o da un allarme, in modo da evitare di perdere minuti (ore!) in chiacchiere virtuali. Tablet e smartphone si rivelano strategici per la gestione del lavoro insieme alla capacità di costruire la propria professionalità come un percorso aperto a nuovi orizzonti.
IL FUTURO – Lo smart working non solo è una scommessa per la felicità personale e delle nostre famiglie, ma un modo per affrontare la vita lavorativa in modo differente e cambiare il dna della società in cui viviamo. Ottimizzare il tempo, diventare più autonomi, investire sulle proprie risorse senza rinunciare ai propri bisogni è un valore aggiunto: iniziamo a considerarlo tale invece di lasciarci intimidire da chi crede che per essere un buon lavoratore sia necessario stare fissi alla scrivania per otto (o più!) ore al giorno.