Iniziata a Dicembre con la partecipazione in qualita’ di madrina al Charity Event “Put it under the spotlight”, la collaborazione tra la supermodella Bianca Balti e l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) prosegue con “A piece of me for the Refugees”, l’evento che avrà luogo mercoledì 27 Aprile a Milano, dalle ore 15 presso il Superstudio13 di via Forcella.
In un temporary showroom allestito presso il primo e più famoso complesso di studi fotografici a Milano, luogo simbolo degli scatti della moda, il pubblico potrà assicurarsi, a fronte di donazioni all’UNHCR, abiti, scarpe, gioielli e accessori delle principali griffe italiane e internazionali raccolti da Bianca Balti in 11 anni di carriera al top. Una ricchissima collezione, che spazia tra gli stili più diversi: non solo l’eleganza della Grand soirée, ma anche gli stili Urban chic e rock punk per il giorno in città. Chi farà una donazione minima di 50 euro potrà portare a casa in ricordo una foto con Bianca, che sarà in sala per tutta la durata dell’evento per aiutare le partecipanti a scegliere il proprio outfit. Tutto il ricavato dell’evento andrà all’UNHCR. Bianca Balti ha scelto di destinare i fondi raccolti a “Lifeline Jordan”, il programma di assistenza economica diretta alle famiglie di rifugiati siriani che hanno trovato asilo in Giordania. Dall’inizio della guerra in Siria ad oggi, 4,8 milioni di persone hanno lasciato il paese. Tra essi, oltre 630 mila hanno trovato rifugio in Giordania, l’80% dei quali vive fuori dai campi, nelle città. Migliaia di famiglie rifugiate hanno iniziato la propria vita in esilio utilizzando le proprie risorse per sopravvivere, ma già da tempo hanno esaurito i loro risparmi. Un recente studio dell’UNHCR sulle condizioni di vita dei rifugiati siriani in Giordania, rivela che i due terzi dei rifugiati nel paese vive al di sotto della soglia di povertà nazionale, pari a circa 80 euro al mese. A differenza dei rifugiati che vivono nei campi, coloro che vivono in città sono sparsi in diverse aree del paese, hanno esigenze che possono variare in base al sostegno ricevuto da parenti e membri della comunità locale. Grazie a "Lifeline Jordan”, le famiglie di rifugiati siriani più vulnerabili residenti in Giordania possono far fronte a bisogni primari come alloggio, cibo, cure mediche, istruzione. Ogni famiglia riceve mediamente 1.500 euro all’anno. Con questa modalità, l’UNHCR sostiene in Giordania circa 135 mila persone, metà delle quali bambini. Le famiglie ricevono il sostegno finanziario attraverso un innovativo sistema di identificazione che utilizza i dati personali biometrici. In questo modo si evita qualunque rischio di frode e si è certi di sostenere esclusivamente le persone più vulnerabili, identificate e seguite nel tempo attraverso visite a domicilio di team di operatori sociali UNHCR. La disponibilità di un reddito minimo mensile consente alle famiglie di sopravvivere senza scivolare nella povertà estrema che li spingerebbe a considerare scelte rischiosissime come quella della traversata del Mediterraneo.
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