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Panama Papers,nuove rivelazioni su tesori nascosti da padre di Cameron

Il padre del primo ministro Gb avrebbe nascosto ingenti somme in Centro America. secca replica del premier: "Non ho azioni, nè conti offshore,nè fondi offshore".

Si aggrava la posizione di David Cameron in relazione allo scandalo "Panama Papers". I quotidiani britannici svelano infatti nuovi dettagli sullo schema attraverso il quale il padre Ian avrebbe nascosto per decenni al fisco britannico le sue fortune di broker della finanza. La stampa rivela che Ian Cameron, morto nel 2010, avrebbe dirottato fin dal 1982 ingenti somme di denaro in Centro America, usando decine di prestanome caraibici. Il premier: tutte calunnie.

"Non ho azioni, nè conti offshore, nè fondi offshore". Così David Cameron ha replicato per la prima volta, durante un incontro pubblico a Birmingham, alle accuse contenute nei Panama Papers sul 'tesoro' di famiglia che suo padre Ian avrebbe occultato in un paradiso fiscale e alle contestazioni dell'opposizione laburista. Il primo ministro britannico ha tuttavia glissato sulla domanda di Sky News se abbia beneficiato delle fortune paterne d'oltremare.

Obama: "L'elusione fiscale è un problema globale" - Sulla vicenda è intervenuto anche Barack Obama, dicendo che questo scandalo "mostra come l'elusione fiscale sia un problema globale, Sono stati fatti progressi ma molte di queste pratiche sono legali, non illegali". Il presidente Usa dunque avverte: "Se non vengono chiusi i gap normativi continueranno a esserci scappatoie per trasferire fondi in paradisi fiscali".

Media: coinvolte anche l'Inter e una società di Finmeccanica - Secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera", ci sarebbero anche l'Inter e una società di Finmeccanica tra i soggetti italiani coinvolti nello scandalo "Panama Papers". I loro nomi sarebbero infatti spuntati tra gli 11,5 milioni di documenti fuoriusciti dallo studio legale Mossack Fonseca di Panama. A "denunciare" la presenza della società Finmeccanica è stato il quotidiano "Indian Express", mentre a rivelare presunti affari offshore connessi all'Inter è stato l'irlandese "Irish Times".

Viceministro Zanetti: "Per italiani coinvolti periodo di profonde tribolazioni" - "Un periodo di giusta e profonda tribolazione" aspetta gli italiani i cui nomi sono spuntati nei documenti dello scandalo "Panama Papers". E' quanto afferma il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti. "Tra gli ottocento italiani con i conti a Panama ci sarà pure qualche contribuente onesto, ma non ci vuole molto per capire che la maggior parte di loro sono evasori", ha quindi aggiunto.

Coinvolti anche i Le Pen - Nello scandalo "Panama Papers" spuntano i nomi anche di alcuni stretti collaboratori di Marine Le Pen. Stando a quanto riportato dal quotidiano "Le Monde", i membri del "cerchio magico" della presidente del Front National sono accusati di aver messo in piedi "un sistema offshore sofisticato". Nello scandalo è però coinvolto anche il padre di Marine, il leader storico del Front National Jean-Marie Le Pen: secondo Le Monde, una parte della ricchezza nota come "il tesoro" del fondatore del partito di destra è stata dissimulata attraverso la società offshore Balerton Marketing Limited, creata nei Caraibi nel 2000. Nel "tesoro", intestato al prestanome Gerald Gerin, ex maggiordomo di Jean-Marie e della moglie Jany Le Pen, ci sarebbe di tutto: banconote, lingotti e monete d'oro.

La Cina censura le notizie sui politici coinvolti nello scandalo - In Cina la maggior parte delle notizie relative ai "Panama Papers" che contengono riferimenti al possibile coinvolgimento di politici in carica o in pensione, incluso il presidente Xi Jinping, sono stati censurati. E' impossibile infatti aprire gran parte delle notizie su Internet e sui social media contenti le parole "documenti Panama": solo alcuni possono essere letti, ma in questi casi non c'è traccia di politici cinesi bensì si parla solo del calciatore Lionel Messi e di altri personaggi.

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