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Cleaning Day, assessore imbratta auto in divieto: "Ostacolava pulizia"

Protagonista dell'episodio è Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano del comune di Milano

"Non è stato un vandalismo, la pennellata che ho dato sullo sportello dell'auto è stato un atto di ribellione ad un gesto di arroganza a cui purtroppo continuiamo ad assistere ogni giorno e sarei pronta a rifarlo". Difende così, l'assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano del comune di Milano, Carmela Rozza, l'imbrattatura a colpi di rullo e vernice bianca di una macchina in divieto di sosta che intralciava il lavoro di ripulitura del muro di una scuola durante il Cleaning Day.

Rozza di cognome e di fatto #CarmelaRozza #cleaningday pic.twitter.com/GWvLgmL01S— Alessandro Margotti (@alesmarg) 2 aprile 2016

Il Cleaning Day è un'iniziativa che vede impegnati 1.400 volontari per la pulizia di circa 13mila mq di facciate di scuole e istituti milanesi da scritte e graffiti.

Esplode la polemica - Ma il gesto di impulso che ha fatto sorridere i presenti (alunni, genitori, fotografi e giornalisti) e pare non abbia provocato alcun serio danno alla vettura ("non era vernice indelebile, poco dopo l'abbiamo ripulita", dice l'assessore) ha innescato nel giro di poche ore una quasi inevitabile polemica. Soprattutto in piena campagna elettorale a due mesi dalle elezioni per il nuovo sindaco.

"Questo è il senso che la sinistra ha della proprietà privata", afferma il candidato del centrodestra, Stefano Parisi. "Il comportamento dell'assessore Rozza è inqualificabile: un pubblico ufficiale quale lei è chiama la polizia locale", aggiunge Corrado Passera, candidato per Italia Unica.

L'assessore si difende: "Vernice non indelebile, è stato un gesto di protesta" - "Il marciapiede di fronte alla scuola ha la funzione di tutelare la sicurezza dei bambini che frequentano l'istituto e per sistemarcisi sopra l'automobilista ha adoperato impropriamente lo scivolo per disabili - spiega Carmela Rozza - . I vigili, chiamati da noi, hanno elevato la contravvenzione ma io volevo lasciare un segno verso una grave maleducazione".

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