I farmacisti potranno effettuare la somministrazione dei vaccini anti-Covid, previa abilitazione con la frequenza di un corso. Ad oggi quelli già idonei sono 5.174, mentre altri 2.800 stanno finendo il corso. Il via libera sarà previsto in una norma nell'ambito del Dl Sostegni, che dovrebbe arrivare venerdì all'esame del Consiglio dei ministri. La legge di Bilancio 2021 prevede inoltre la figura di medici "supervisori" di riferimento.
Dopo 95 ore di sospensione e quasi 300mila vaccinazioni cancellate (stima sulla media del periodo), l'Italia da venerdì proverà a recuperare il terreno perduto per lo stop ad Astrazeneca. Le fiale nei prossimi giorni non dovrebbero mancare. E' atteso un carico consistente di Pfizer, se la sola Campania ne riceverà lunedì 120mila, come ha annunciato mercoledì, a fronte di una media di 49mila a settimana nell'ultimo mese. Quanto ad AstraZeneca ci sono già almeno 200 mila dosi nei frigoriferi in tutta Italia e il commissariato all'emergenza stima di poter recuperare in due settimane l'arretrato accumulato . Entro fine marzo saranno disponibili 6,4 milioni di dosi, di cui 1,6 milioni in frigo e 4,8 milioni in arrivo.
Per tentare di rimontare il 'gap' si vaccinerà anche con turni serali e il sabato e la domenica pure nelle regioni che non lo facevano. E i farmacisti faranno un corso per essere formati alla vaccinazione. In Italia ci sono circa 5 milioni di vaccinati con almeno una dose, di cui oltre 2,2 milioni anche con richiamo, il 3,5% della popolazione. Giovedì sono state effettuate 152.500 vaccinazioni, che unite alle circa 70mila mancate di AstraZeneca darebbero una cifra - 220mila - non tanto distante dalle 270mila al giorno di partenza fissate dal piano vaccinale, per arrivare ad aprile a 500mila al giorno.