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Covid, scoperta variante inglese su un gatto: primo caso in Italia

I sintomi respiratori nel gatto sono comparsi una decina di giorni dopo l'insorgenza della malattia e l'isolamento domiciliare dei suoi padroni

Spettacoli sospesi per Covid: i pinguini del circo russo... vanno al museo

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Fanno parte degli animali del circo russo Lasta-Rica, i cui spettacoli sono sospesi da mesi a causa della pandemia di coronavirus. Così, per passare il tempo (e magari anche per farsi un po' di pubblicità in vista della riapertura imminente), i pinguini del circo hanno visitato il Museo Regionale d'Arte di Bryansk, assieme alla loro addestratrice Natalya Maikhrovskaya, sotto gli occhi stupiti degli altri visitatori.   [[ge:kolumbus:tgcom24:29044965]]

L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ha scoperto il primo caso italiano di variante inglese del Covid su un gatto. L'animale è un felino maschio di 8 anni che vive nel novarese in un contesto domestico. I sintomi respiratori nel gatto sono comparsi una decina di giorni dopo l'insorgenza della malattia e l'isolamento domiciliare dei suoi padroni. 

"La positività del gatto non deve generare allarmi - ha affermato Bartolomeo Griglio, responsabile della Prevenzione della Regione Piemonte -. A causa della malattia dei loro proprietari, gli animali d'affezione si ritrovano a vivere in ambienti a forte circolazione virale. Non è dunque inatteso che anch'essi possano contrarre l'infezione, ma non esiste evidenza scientifica sul fatto che giochino un ruolo nella diffusione del Covid-19. Il contagio interumano rimane la principale via di diffusione della malattia".

Sia l'animale che i suoi proprietari sono ora in via di guarigione. A complimentarsi con l'Istituto Zooprofilattico che ha effettuato la diagnosi e identificato la variante inglese del virus, l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi. "L'Istituto - ha detto ancora Griglio - sta svolgendo un lavoro di alta professionalità. Nell'emergenza pandemica il sequenziamento dei virus è un'attività strategica e anche in questo caso, lo Zooprofilattico si conferma un'eccellenza scientifica di livello nazionale".

Sul piano della gestione sanitaria degli animali di pazienti infetti, la raccomandazione generale è di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l'esposizione degli animali al contagio.

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