"Il piano industriale approvato dal Cda Ita sta subendo un processo di revisione profonda alla luce delle negoziazioni in corso, in particolare con la commissaria Margarethe Vestager". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, aggiungendo che per volare "Ita non può essere troppo pesante, se è troppo pesante non vola". Tutto questo "avrà ripercussioni sul piano sociale - ha chiarito -. Servono sostegni per chi resterà fuori".
Intervenendo in audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera, il ministro ha chiarito che "le caratteristiche del piano industriale si devono basare su discontinuità, sostenibilità economica, orientamento di mercato". E ha sottolineato che "l'amministrazione straordinaria ha in essere un bando costruito in maniera diversa rispetto alla situazione attuale".
Parola d'ordine discontinuità - La parola d'ordine è "discontinuità", ha sottolineato Giancarlo Giorgetti. E ha aggiunto: "In particolare, il piano recepisce una graduale crescita di strutture operative, staff, rotte, flotta. Focus su due centri, Fiumicino (hub) e Linate, graduale innovo della flotta, forte digitalizzazione e alleanza strategica per accelerare la crescita e rafforzare la competitività sui mercati internazionali".
"La compagnia deve sostenersi da sola" - Il ministro ha promesso che, in questo quadro, "lo Stato farà la sua parte ma la compagnia deve poi essere in grado di sostenersi da sola. Non è possibile immaginare un contributo statale. Noi stiamo negoziando duro ma anche il governo condivide con l'Ue che la newco abbia un suo equilibrio economico aziendale".
Dalla Vestager ok a 55 milioni di ristori - "La commissaria europea alla Concorrenza Vestager mi ha garantito che i ristori saranno dati per un importo pari a 55 milioni - ha spiegato il ministro - in relazione ai danni subiti nel 2020. L'obiettivo è la partenza della newco entro giugno-luglio. Per questo dobbiamo accelerare. Il fattore tempo è decisivo. Ho sottolineato questo aspetto anche al commissario Vestager. E' nostro interessa che Ita parta il prima possibile. Siamo già in ritardo, Ita doveva essere operativa già ad aprile".
"Sostegni a chi resterà fuori" - Proprio nel segno della discontinuità, Giorgetti ha sottolineato: "Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, la newco non deve essere parente con Alitalia. Questo avrà ripercussioni anche di carattere sociale che stiamo valutando anche con il ministero del Lavoro. Servono strumenti per chi non potrà essere accolto a bordo della newco".