Il cadavere di Rosita Di Brino, una giovane italo-venezuelana sequestrata il 2 febbraio a Maracaibo (Stato di Zulia), è stato trovato in un lago della città ed identificato ufficialmente dal fratello Angelo. Lo rivelano i media venezuelani. I resti della giovane, con un lenzuolo al collo con cui presumibilmente è stata strangolata hanno richiesto un lungo processo di identificazione perché resi irriconoscibili dall'acqua.