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Flop azzurro nella gara dei veleni

Snowboard, azzurre fuori agli ottavi

Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Nessuna azzurra si è avvicinata alla medaglia nello slalom parallelo femminile di snowboard, dopo le polemiche dei giorni scorsi. Isabella Dal Balcon, che per essere inserita in squadra aveva chiesto l'aiuto del Tas, è stata eliminata agli ottavi, come anche Marion Posch. Ai 16.i erano invece uscite la Ranigler e la Boccacini. "In questa vicenda si è giocato sporco", ha attaccato la Posch.

Due italiane eliminate al primo turno e due agli ottavi di finale. Questo l'esito della gara più "velenosa" di questi Giochi di Torino per la spedizione italiana, quella dello slalom parallelo femminile. Tra le escluse agli ottavi c'è anche la Dal Balcon, che aveva sollevato un polverone appellandosi al Tribunale d'Arbitrato dello Sport dopo l'esclusione decretata dai tecnici azzurri. La decisione del Tas aveva costretto la squadra italiana a lasciare fuori in un primo momento la Boccaccini (eliminata al primo turno), poi la Trettel, dopo la minaccia del clan della Boccaccini di ricorrere a sua volta al Tas.

La Trettel giovedì ha sfogato ancora una volta il suo disappunto: "Il colpevole è una nostra compagna di squadra - ha detto l'azzurra - Ho fatto il tifo per chi se lo merita, ma certo avrei preferito essere in pista. E' una situazione proprio strana per me, non sapevo cosa aspettarmi. Sono contenta che Marion (Posch, ndr) si sia qualificata, mi dispiace per Carmen (Ranigler, ndr) che prima della caduta stava facendo una buona gara". Il futuro della Trettel è già deciso. "La mia carriera si concluderà dopo le due ultime gare di Coppa del Mondo in Russia. Ma era una decisione già presa da tempo, prima di questo caos".

Nei quarti la Dal Balcon era prima dopo la prima manche, ma è poi stata recuperata dall'avversaria, che ha vinto approfittando di un errore decisivo dell'italiana. La Posch ha invece accusato all'arrivo un ritardo di 96 centesimi dalla Fletcher, già avanti dopo la prima manche. "Carta canta, nella seconda manche delle qualificazioni sono stata la più veloce, poi le altre valutazioni valgono poco", ha detto la Dal Balcon. La 29enne vicentina ripercorre la vicenda: "Il 15 gennaio vengo a sapere che non farò le Olimpiadi. Da quel momento ci siamo attivati, prima con un ricorso del mio club al Comitato veneto, da cui però non ho avuto risposta. Poi abbiamo mandato una lettera di diffida da parte del mio avvocato. Ci hanno risposto che le decisioni dei tecnici erano 'insindacabili'". Perchè non hai avvisato le tue compagne di squadra? "Perchè loro per la mia esclusione non è che si siano strappate i capelli: è normale, ognuno pensa per sè in questa squadra, da molto tempo". E loro come ti hanno trattato dopo che sei rientrata a colpi di sentenze? "Non mi hanno trattato, lascinadomi fisicamente ed emotivamente estranea al team. Non è un problema, mi interessava solo andare il più forte possibile per l'Italia".

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