Vincenzo Noto, 39enne di Porto Empedocle, è morto giovedì nel crollo di una miniera di salgemma dell'Italkali a Realmonte, nell'Agrigentino. L'uomo, che sostituiva un collega ed era alla guida di un caterpillar a 300 metri di profondità, è stato schiacciato nella cabina da un macigno staccatosi da una parete. Ai vigili del fuoco sono servite diverse ore per estrarre dalla galleria il corpo di Noto, che lascia moglie e due figli.
A dare l'allarme è stato l'autista del camion su cui la vittima stava caricando il sale. L'operaio deceduto aveva sostituito un collega nel turno di lavoro ed era impiegato nel campo minerario da molto tempo. A lungo era stato trasportatore per conto di una ditta, ma ora era passato nella Cooperativa ausiliare assistenza di Casteltermini con la mansione di guidatore delle macchine di movimento materiale all'interno dei tunnel minerari.
Fino a due mesi fa era impiegato in un'altra miniera della Italkali, quella di Petralia, ma aveva ottenuto il trasferimento a Realmonte, più vicino a casa sua. Noto lascia una moglie e due figli, un maschio e una femmina. Il più grande frequenta la prima media, mentre la bambina è in seconda elementare.
La vittima lavorava alle dipendenze di una cooperativa che per conto dell'Italkali, titolare del sito minerario, si occupa dello sbancamento del salgemma.Nel 2003 la miniera di Realmonte ha ottenuto il rilascio da parte del Det Norske Veritas della certificazione secondo la norma Uni En Iso 9001:2000 per il sistema qualità della miniera di Realmonte e del punto imbarco di Porto Empedocle. La società italiana sali alcalini S.p.a., che controlla la miniera dove ha perso la vita Noto ha giacimenti anche a Petralia (Pa), e Racalmuto (Ag) ed esporta salgemma in tutta Italia e all'estero.