Dai campi da golf ai gatti randagi, dai giochi a scacchi alle bocce, dalle associazioni parrocchiali ai gay-pride, dai gruppi corali agli amici del castagno. L'elenco dei richiedenti del 5 per mille è lunghissimo e da oggi anche pubblico. L'agenzia delle Entrate ha infatti messo sul suo sito l'elenco delle onlus che hanno fatto domanda per accedere ai nuovi fondi introdotti con l'ultima Finanziaria.
Un vero e proprio esercito che va ben oltre le associazioni di volontariato "vero", fiore all'occhiello del Paese, e che comprende anche una moltitudine di associazioni, tutte no-profit e tutte a caccia di fondi.
Ma cos'è il 5 per mille? Come già avviene con l'8 per mille, dove il contribuente può decidere di destinare alle chiese riconosciute o in alternativa allo Stato una quota delle proprie tasse, la legge ha introdotto in via sperimentale la possibilità di destinare il 5 per mille a finalità di sostegno del volontariato.
La Finanziaria infatti ha previsto per lanno 2006, a titolo sperimentale, la destinazione in base alla scelta del contribuente di una quota pari al 5 per mille dellimposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di sostegno del volontariato, onlus, associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute; finanziamento della ricerca scientifica e delle università; finanziamento della ricerca sanitaria; attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente.
Un esperimento che ha scatenato migliaia di associazioni ed enti esistenti. Un elenco lunghissimo che fotografa un'Italia dai mille volti. E lo strumento del 5 per mille, finalizzato a trovare risorse per l' Italia del no-profit, rischia cosi' di diventare uno strumento a maglie troppo larghe, almeno a leggere lo sterminato elenco di coloro che vogliono entrare nella partita.
Tra associazioni impegnate in zone di guerra o in ospedali e altre finalizzate a rendere piu' verdi i campi da golf, la scelta spettera' comunque ai contribuenti. Saranno loro, a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi, a decidere a chi destinare una quota pari al 5 per mille delle loro tasse.
Il meccanismo e' abbastanza semplice - il contribuente dovra' solo apporre il codice fiscale dell'associazione che ritiene meritevole del suo contributo - ma forse si e' rivelato anche troppo ghiotto. Oltre 30.000 le sigle che si sono prenotate iscrivendosi all'apposito elenco dell'Agenzia delle Entrate. Le associazioni sono precisamente 30.279, di cui 29.660 onlus (o almeno queste dovevano essere secondo le intenzioni) e 619 tra istituti dedicati alla ricerca sanitaria e universitaria (di cui 570 segnalati dal ministero dell'Istruzione e 49 da quello della Salute).
L'elenco delle associazioni è già visibile e comprende le cose più disparante: un po' perche' il mondo del volontariato in Italia e' capillare, un po' perche' sembra essersi intrufolato chiunque, ma anche perche' le grandi associazioni, dall'Avis alle Acli, dall'Anfass alla Caritas, come anche gli scout o le associazioni legate ai grandi sindacati, hanno 'prenotato' piu' caselle dando la voce alle loro sedi territoriali che di fatto da anni e anni mettono in campo la loro opera veramente nel sociale.
Scorrendo il lungo elenco - 632 pagine fitte fitte di sigle e codici fiscali - sembra dunque che la norme della Finanziaria sia un po' a maglie larghe. Per ora fa fede l'autocertificazione; in un secondo momento si vedra' se davvero tutti questi soggetti hanno accesso o meno al 5 per mille. E comunque stara' al buon cuore di contribuenti scegliere a chi dare il contributo. Il 'non optato' non sara' ridistribuito, come invece accade per l'8 per mille.
TANTO SPORT. Dilettanti di calcio, basket ma nell'elenco anche associazioni di volley, golf, squash, danza. Imperversano gli amanti delle bocce.
GLI "AMICI DI..." Quasi 700 le associazioni iscritte che portano nel loro marchio la parola "amici": ci sono gli amici degli "emarginati" dei "bambini di Chernobyl" degli "indios" ma anche del "castagno", del "fegato" o del Pollino; ben una decina i gruppi amici della montagna. Tra le curiosita' anche l'associazione culturale dedicata ai nuraghe, e' in via Sardegna ma ad Alessandria. O il "club amici delle Topolino" con sede a Bergamo. C'e' ancora il coro della Parrocchia di Mussotto ad Alba ma anche l'associazione per il Gaypride di Foggia.
ENTI RELIGIOSI, E L'8 PER MILLE? Sono oltre 600 tra parrocchie e associazioni parrocchiali ad avere fatto domanda. Enti religiosi che potrebbero gia' usufruire del piu' consolidato meccanismo dell'8 per mille.
PAPA BUONO BATTE PAPA POLACCO. Tante le onlus intitolate a santi. Lungo anche l'elenco delle "misericordie" e delle "confraternite". Tra i nomi Papa Giovanni XXIII e' il piu' gettonato tra i pontefici: 27 associazioni contro le 13 dedicate a papa Wojtyla. Per restare ai pontefici dello scorso secolo, solo un paio le associazioni dedicate a Papa Luciani, una a Paolo VI.
L'elenco definitivo sara' disponibile a partire dal 10 marzo ed entro il primo marzo eventuali errori di iscrizione nell'elenco possono essere fatti valere dal legale rappresentante del soggetto richiedente presso la Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate nel cui ambito territoriale si trova il domicilio fiscale del soggetto medesimo. Entro il 30 giugno i legali rappresentanti dei soggetti iscritti nell'elenco definitivo devono spedire all'Agenzia una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta' relativa alla persistenza dei requisiti che qualificano il soggetto richiedente tra quelli contemplati nella presente disposizione di legge.