In una risoluzione adottata l'11 marzo 2021 con 492 voti favorevoli, il Parlamento Ue ha dichiarato l’Unione Europea "zona di libertà LGBTIQ". Una risposta vibrante e forte "all'arretramento sui diritti LGBTIQ in alcuni Paesi Ue, in particolare in Polonia e Ungheria" a due anni dalla prima "zona esente da LGBTIQ" dichiarata da un'autorità polacca.
Il contesto - Dal marzo del 2019, più di 100 regioni, contee e comuni polacchi hanno adottato risoluzioni in cui si dichiara di essere esenti dall'"ideologia" LGBTIQ. Secondo queste risoluzioni, i governi locali dovrebbero astenersi dall'incoraggiare la tolleranza verso le persone LGBTIQ e bloccare i finanziamenti alle organizzazioni che promuovono la non discriminazione e l'uguaglianza.
Le richieste del Parlamento Ue - Dopo aver condannato gli arresti degli attivisti e gli attacchi e divieti alle marce del "Pride" in Polonia, i deputati del Parlamento europeo hanno ufficialmente invitato la Commissione Ue a utilizzare ogni tipo di strumento (comprese le procedure di infrazione, l’articolo 7 del trattato sull’Ue, così come il regolamento adottato recentemente sulla protezione del bilancio Ue e il rispetto dello Stato di diritto) con l'obiettivo di porre fine alla violazione dei diritti fondamentali delle persone LGBTIQ nell'Unione Europea.
Il caso dell'Ungheria - All'interno della risoluzione presentata dal Parlamento Ue, vi è inoltre una menzione relativa al deterioramento della situazione in Ungheria. Nel novembre del 2020 infatti la città ungherese di Nagykàta ha adottato una risoluzione che vieta la "diffusione e la promozione della propaganda LGBTIQ". Un mese dopo, il Parlamento ungherese ha adottato alcuni emendamenti costituzionali che limitano ulteriormente i diritti delle persone LGBTIQ, disconoscendo così l’esistenza di individui transgender e limitando il loro diritto a una vita familiare.
La parola ai parlamentari Ue - Secondo i deputati, "le persone LGBTIQ ovunque nell'Ue dovrebbero godere della libertà di vivere e mostrare pubblicamente il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere senza temere intolleranza, discriminazione o persecuzione, e le autorità a tutti i livelli di governo in tutta l'Ue dovrebbero proteggere e promuovere l'uguaglianza e i diritti fondamentali di tutti, comprese le persone LGBTIQ''.