L'Agenzia italiana del farmaco ribadisce che "l'unico lotto di vaccino AstraZeneca oggetto del divieto d'uso sul territorio nazionale è il numero ABV2856". Giovedì sul Web era circolata una versione falsa del comunicato Aifa in cui venivano riportati diversi numeri di lotti vietati. L'agenzia, si legge ancora in una nota, "ricorda che ogni azione mirata a diffondere notizie false e pericolose per la collettività sarà contrastata con ogni mezzo".
Inoltre, proprio in merito a "tale illecita divulgazione", l'Agenzia italiana del farmaco chiarisce che "si riserva di intraprendere tutte le opportune azioni legali" per contrastarla.
Rezza: "In Italia 250mila dosi dal lotto bloccato" - Il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha spiegato che "Il lotto bloccato da Aifa conteneva 560mila dosi tra cui 250mila destinate all'italia e le altre a sette Paesi europei. Si sa che ci saranno eventi avversi quando si inizia una campagna di massa, ma non possiamo dire se gli eventi segnalati abbiano un nesso di causalità. In Gran Bretagna sono state somministrate 9 milioni di dosi e non sono stati riportati eventi avversi di particolare gravità ed Ema continua a rassicurare. Quindi è chiaro che la campagna va avanti, anche se non dobbiamo sottovalutare tali eventi".
AstraZeneca: "Nessuna prova di aumento del rischio coaguli" - AstraZeneca ha reso noto che "non ci sono prove di un aumento del rischio" ci un coagulo di sangue a causa del vaccino. Il gruppo anglo-svedese ha spiegato: "I numeri su questo tipo (di problema medico) sono molto più bassi in coloro che sono vaccinati rispetto a quanto ci si aspetterebbe nell'insieme della popolazione".
Draghi: "Lotto bloccato per precauzione" - In merito agli incidenti riguardanti alcune persone che avevano ricevuto la dose di AstraZeneca è intervenuto anche Mario Draghi, precisando proprio che l'Aifa ha bloccato un lotto dopo le segnalazioni ma sottolineando anche che si tratta di una "decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l'efficacia dei sistemi di farmacovigilanza".
"Il parere dell'Aifa - ha aggiunto il premier -, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L'Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire con il suo utilizzo".
Risulta intanto che Lorenzo Wittum, amministratore delegato di AstraZeneca Italia, è tra i quattro indagati dalla Procura di Siracusa nell'inchiesta sulla morte del sottufficiale Stefano Paternò, 43 anni, deceduto a Misterbianco (Catania) il giorno dopo essersi sottoposto alla prima dose del vaccino AstraZeneca. Un atto dovuto, dicono gli investigatori, prima di eseguire l'autopsia sul corpo del militare.