Geoviaggi

L'Italia come la Cappadocia: i camini delle fate di casa nostra

Torri, òmeni, lame rosse, funghi: magiche formazioni rocciose di origini quanto mai varie 

Li chiamano Camini delle fate: sono rilievi piramidali molto spettacolari, generalmente sormontati da una roccia che fa da “cappello”: all'uomo primitivo sembravano di fattura divina. I più famosi sono quelli della Cappadocia, ma ce ne sono alcuni anche in Italia, disseminati soprattutto nelle regioni settentrionali. Scopriamo i più spettacolari. 

Le Piramidi di Zone - Chiamate dalla gente del posto anche Fate di pietra, quelle di Zone sono le piramidi di erosione più imponenti d’Europa. Le si raggiunge salendo da Marone, pittoresco borgo sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Si tratta di imponenti guglie (raggiungono i 30 m d'altezza e gli 8 m di circonferenza) sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore: modellate dall'erosione delle acque, sono i resti dell'antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago d'Iseo. Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato a erodere il terreno che, essendo formato da argilla mista a ghiaia e grossi macigni, non franò rapidamente: anzi, là dove era coperto da un grande macigno, resistette al logorio della pioggia e diede pian piano forma alle attuali piramidi. All’interno della riserva naturale istituita nel 1984 e a esse intitolata, un percorso di circa un’ora - con indicazioni e spiegazioni sulle caratteristiche del territorio e le dinamiche del fenomeno - permette l’accesso a questo spettacolo. Per i più sportivi, divertentissimo è l’itinerario in bicicletta. 

Torri, òmeni, lame...  - Ed ecco in Alto Adige, vicino a Bolzano e più precisamente a Renon “le torri delle frane, anch’esse derivanti da depositi sciolti di origine glaciale: uno spettacolo magico. Non lontano, in Trentino ecco gli òmeni (uomini) della val di Cembra, piramidi spesso sormontate da un masso alte fino a 40 metri: sono di formazione relativamente recente, circa 50 mila anni. L’origine, in questo caso è data dall’erosione della pioggia. Nelle Marche ecco invece le Lame rosse: siamo nei magnifici Monti Sibillini. Sono situate in provincia di Macerata sopra il lago di Fiastra. dal quale si accede alle famose Lame per contemplare uno spettacolo naturale spiazzante anche per il loro colore rossastro.  Da segnalare queste fantastiche formazioni anche nell’area naturale protetta dei Ciciu del Villar in provincia di Cuneo in Piemonte ( da Cicio ‘d pera ovvero piramidi di terra in piemontese) e al celebre e colossale Fungo di piana Crixia  in Liguria.

Le piramidi della Cappadocia - I camini delle fate non sono un fenomeno solo italiano. All’estero, fra i più spettacolari e conosciuti, ci sono le piramidi di Göreme, in Cappadocia. Un paesaggio veramente lunare, tant’è che ci hanno girato parecchie scene di  Guerre stellari.  L'origine delle piramidi di Göreme è dovuta all'erosione di rocce a seguito di eruzioni di due vulcani, lo Hasan Dagi e l'Erciyes Daği, circa 8 milioni di anni fa. Le loro ceneri e lapilli hanno formato ampie distese di tufo, organizzate in strati spessi diversi metri e caratterizzati dall'avere colore e consistenza diversi. Le erosioni successive ne hanno modellato il caratteristico aspetto attuale. Alcune di queste piramidi in Cappadocia sono state scavate e abitate fin dal IV secolo a.C., prima rifugio di anacoreti, in seguito di eremiti cristiani e poi intere popolazioni. In epoca bizantina, l'intera regione si è trasformata in uno straordinario universo rupestre con ben 365 edifici come chiese, cappelle, monasteri, alcuni dei quali internamente decorati con affreschi policromi.