Il tecnico del Cagliari Nedo Sonetti contesta il rigore concesso al Milan per fallo su Filippo Inzaghi: "Non c'è nessun contatto - afferma il tecnico - Sono quelli che a noi non danno, è successo anche a Rieti contro la Roma. A me proprio non sembra che questo fosse un calcio di rigore, ditemi voi se è possibile". Di diversa opinione Carlo Ancelotti: "Ci sono tanti piccoli 'fallettini'. Non è uno scandalo averlo dato".
Il "fattaccio" accade al 22' del primo tempo: Inzaghi riceve palla in area, si gira scavalcando tre difensori avversari e finisce a terra. Il replay dimostra che probabilmente un piccolo contatto con Ferri c'è, ma è proprio l'entità di questo che fa andare su tutte le furie Sonetti. Oltretutto, sull'azione l'arbitro Morganti ammonisce Canini, che però si dimostra poi essere estraneo sia all'azione sia a successive proteste.
E' nel dopo-gara, comunque, che si scatena la furia dell'allenatore del Cagliari: "Non si può parlare di rigori in questa maniera - dice Sonetti - Non è che il Milan non meritasse la vittoria, ma questo non sembra un calcio di rigore. Se si premia la furbizia va bene tutto, ma chi dirige dovrebbe avere maggiore serenità per guardare bene le cose. Canini? E' un ragazzo che viene dalla straordinaria scuola dell'Atalanta, ha fatto un anno in serie C e sta facendo un bel campionato. Se fa un piccolo passo avanti sul piano della personalità è un giocatore da grande squadra. Però, nell'occasione del rigore non era certamete lui a dovere essere ammonito".
Ancelotti la pensa diversamente: "Il rigore è un po' dubbio - afferma - però ci sono tanti piccoli fallettini, tutto sommato non è uno scandalo averlo dato". Il vicepresidente rossonero Adriano Galliani, infine, preferisce non commentare: "Non lo so, provo fare anche io come fa Capello e non commentare, il Milan ha legittimato il risultato. Prendiamo il risultato, diciamo che siamo stati cinici, non si può essere sempre brasiliani.