televisione

"In Fattoria spero di divertirmi"

Clemente Pernarella si confida a Tgcom

Nella prima puntata della Fattoria, Clemente Pernarella, attore,  ha vinto la prova della settimana ed è diventato pascià, avendo la possibilità di vivere in un lussuosissimo appartamento della kasbah. Prima della sua partenza per il Marocco, Tgcom l'ha raggiunto al telefono. "Sono tesissimo - racconta l'attore - e non so esattamente cosa aspettarmi da questa esperienza, spero solo di divertirmi moltissimo".

Clemente  è molto noto al pubblico del piccolo schermo come Paolo Monti in Cento Vetrine. Adesso lo aspetta una nuova prova televisiva: La Fattoria. Dalla prima puntata l'attore ha avuto subito la meglio: è diventato pascià, autoescludendosi dalle nomination, e andando a vivere per una settimana in un appartamento estremamento comodo e lussuoso con una concubina, Selvaggia Lucarelli. E dire che il giorno prima della partenza era estremamente titubante: "Sono agitato - ha raccontato - poi non conosco nessuno, non avrei mai pensato di partecipare a un reality".

Ma come mai ha deciso di partecipare? "Ci ho pensato tantissimo - ha detto l'attore - per circa un mese prima di accettare. Alcune notti non ci ho neanche dormito, ma poi ho deciso di partire. E' un'oppurtinità per farmi conoscere per chi sono veramente e non per i miei personaggi". E pensare che alcuni attori non farebbero mai un reality proprio per questa ragione, la paura di mostrarsi per quello che sono e magari non essere più credibili in un ruolo. "Non sono molto d'accordo, anche perchè molte volte in queste affermazioni c'è una grande timidezza di fondo. Io voglio farmi conoscere e apprezzare. Non penso che questo mi screditi agli occhi di un potenziale pubblico".

Spera di rimanere per tutta la durata della Fattoria, ma tre mesi sono lunghi, come farà con la famiglia? "Da quel punto di vista sono disperato, perchè lascio a casa la mia bambina di due mesi, ma cercherò di non farne un dramma e affrontare la situazione con maturità". Nella valigia a che cosa non ha potuto rinunciare? "Ai libri. Spero che non me li sequestrino perchè adorerei potermi esiliare per una decina di minuti e leggere una pagina". Cosa ne pensa del gruppo che partirà con lei? "Non conosco nessuno. L'unica persona con cui ho avuto a che fare è stata Selvaggia (non a caso scelta poi come concubina ndr)".

Ha paura di dover lavorare? "Assolutamente no, poi la fatica è una maniera per allontanare lo stress".