Niente da fare per Gabriella Paruzzi nella 10 km tecnica classica di sci di fondo. L'azzurra, che puntava a una medaglia, è stata penalizzata dai materiali e si è dovuta accontentare di un modesto 13° posto. Prova disastrosa delle altre azzurre in gara: la migliore è la Confortola 35.a. Bissa il successo della 15 km a inseguimento l'estone Katerina Smigun: argento e bronzo alle norvegesi Bjorgen e Pedersen.
Sperava in qualcosa di meglio e di più alla vigilia Gabriella Paruzzi, ma le condizioni meteo e i materiali l'hanno relegata solo nelle posizioni di rincalzo, ben lontana dal podio. "E' stata una gara abbastanza dura e difficile a livello di materiale. Noi italiani quando c'è questo meteo fatichiamo a trovare il materiale giusto. Purtroppo a volte se ti prepari al meglio non sempre ottieni quello che vuoi. Ho fatto bene e anche di più di quello che avevo dentro - ha commentato la Paruzzi a fine gara - Non sono amareggiata, un po' delusa ma non ho colpe. Quando un atleta va al massimo in pista non può che essere soddisfatta. Queste condizioni meteo favoriscono le atlete del nord, la classifica finale parla chiaro. Ringrazio tecnici che hanno lavorato bene per mettermi nella miglior condizioni. La 30 chilometri a tecnica libera sara' difficile: un persorco duro, con molte salite. Proverò però a fare il meglio possibile".
La prende con filosofia Marco Albarello, direttore tecnico della squadra italiana. "Inutile far proclami, con la tecnica classica siamo penalizzati. Siamo sempre a rincorrere e sarà sempre così, nello skating siamo i più forti. Senza pioggia un piazzamento nei dieci era alla nostra portata, altro non penso. Per domani (stessa gara ma al maschile, ndr) ho altre sensazioni, speriamo migliori il tempo".