Il governo prende tempo e rinvia a venerdì, con i nuovi dati, la decisione sulle nuove misure anti-Covid. Oggi il presidente Mario Draghi ha riunito a
Palazzo Chigi la cabina di regia tra esecutivo e Comitato tecnico scientifico, che nel suo ultimo parere ha consigliato l'adozione di misure più severe, con tutta l'Italia in zona rossa nei week end. Intanto sindaci e governatori si portano avanti e scattano in tutta Italia i divieti a livello locale.
Per giovedì sono attesi nuovi dati sulla diffusione del contagio che saranno oggetto di un nuovo esame. Poi, venerdì, sarà presa la decisione definitiva in Consiglio dei ministri. "Ma se i dati sono questi, è veramente difficile non prendere subito misure più severe, anche tenendo conto del fatto che ancora non siamo al picco", spiega un ministro presente all'incontro.
La raccomandazione degli esperti Gli scienziati continuano a chiedere di innalzare le misure. Lo fanno Brusaferro e Locatelli durante la cabina di regia a Chigi e lo ripete l'Iss nei risultati dello studio sulle varianti: "Rallentarle è possibile solo con misure severe, in quanto potrebbero avere un impatto rilevante". I nuovi dati del monitoraggio settimanale dovrebbero fotografare l'ulteriore peggioramento della curva epidemiologica mandando di fatto quasi tutta l'Italia in zona arancione o rossa.
Speranza: "Probabili nuove misure, opportuni tempi stretti" "Io credo siano probabili nuove restrizioni e credo siano opportune in tempi stretti per riportare la curva sotto controllo", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. "I nostri scienziati ci chiedono di assumere misure più rigorose e credo che sia giusto. Dovremo valutare con grande attenzione i numeri e provare a costruire misure proporzionali". Sui vaccini Speranza ha spiegato che "aspettiamo qualcosa che è intorno a 50 milioni di dosi per il secondo trimestre e si può arrivare fino a 80 milioni di dosi nel terzo trimestre". "I contagi fra gli operatori sanitari sono crollati - ha aggiunto -. Abbiamo vaccinato oltre un milione e mezzo di ultra ottantenni e abbiamo cominciato a vedere finalmente una controtendenza rispetto alla salita dei casi. Sei decessi su 10 riguardavano questa fascia".
Regioni e Comuni corrono ai ripari Lo scenario preoccupa gli amministratori locali che stanno correndo ai ripari. Il presidente della Campania Vincenzo De Luca e quello dell'Anci e sindaco di Bari Antonio De Caro, anticipano le mosse del governo. Il primo chiudendo con un'ordinanza valida fino al 21 marzo tutti i lungomare, le piazze e i parchi pubblici nella regione; il secondo decretando, primo sindaco di una grande città in Italia, il coprifuoco anticipato alle 19 vista l'incidenza schizzata a 323 casi ogni 100mila abitanti.
In Puglia vietato stazionare in luoghi pubbliciLa Puglia richiude le scuole a Bari e Taranto visto che, dice il presidente Michele Emiliano, si registra un aumento dei ricoveri per Covid "tale da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto". L'ordinanza della Regione vieta anche "lo stazionamento all'aperto, presso gli spazi antistanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le piazze, le pubbliche vie, i lungomare e i belvedere, se non si è in solitudine o non si è in compagnia di persone che fanno parte del proprio nucleo familiare o convivente, se non per usufruire di servizi essenziali".
La situazione negli ospedali In Piemonte sono stati sospesi tutti i ricoveri non Covid; in Molise l'occupazione delle terapie intensive è arrivata al 67%, piu' del doppio della soglia critica; in Veneto il direttore della Sanità Luciano Flor annuncia che si sta pensando alla "sospensione di alcuni servizi sanitari" e a Bologna i ricoveri hanno superato di gran lunga quelli della prima ondata, con 20 persone in terapia intensiva e subintensiva, "il doppio di novembre".
Pronto il nuovo piano vaccini Nel fine settimana, intanto, arriverà il nuovo piano vaccini voluto da Mario Draghi. Le novità riguardano una più chiara definizione delle priorità nella campagna, dopo un certo caos della prima fase in cui ogni Regione è andata per conto proprio e molte dosi sono rimaste nei frigoriferi. Terminata la vaccinazione di over 80, docenti e forze dell'ordine si passerà ai soggetti estremamente fragili, secondo la bozza del nuovo piano. Quindi si proseguirà per fasce d'età decrescenti. Tra le categorie prioritarie, anche i disabili e le persone che se ne occupano.