Alex Del Piero esulta per la rete che potrebbe aver definitivamente consegnato lo scudetto alla Juve: "Non so se questo sia il gol che vale il titolo - ha detto - ma abbiamo davanti un po' di partite per far sì che lo diventi". Sulla linguaccia con cui ha festeggiato: "Mick Jagger? No, non pensavo ai Rolling Stones. La fanno in tanti, la faceva Jagger, ma anche Michael Jordan e tanti altri: semplicemente, mi è venuta così".
Ha dovuto passare tanto tempo in panchina, assorbire le critiche di chi pensava che il suo tempo fosse passato e addirittura che il suo addio alla Juve fosse imminente. Adesso Del Piero non si ferma più, e a chi gli propone che tra i suoi obiettivi dei prossimi mesi potrebbero esserci scudetto, Champions, Mondiale e magari anche Pallone d'Oro, risponde così: "Sono tutti traguardi raggiunbilissimi e io so veramente contento di questo mio autunno, come lo ha definito qualcuno - afferma lui - indubbiamente abbiamo un ottimo vantaggio, ma credo che la cosa migliore da fare sia tenere il piede sull'acceleratore, che è quello che ci viene meglio. Non credo che potremmo solo amministrarlo, non ne saremmo capaci".
Inevitabile un pensierino a Germania 2006: "Mi auguro di conservare questo stato di forma fino ai Mondiali - ha aggiunto Del Piero - Questo era uno scontro diretto, l'abbiamo affrontato con grande tranquillità: è la nostra dote. E oltre al vantaggio di punti, spero che ci dia anche un vantaggio nel morale". Infine un commento sulle proteste interiste nel fine partita. "Nel nostro spogliatoio l'atmosfera era allegra. Quanto al parapiglia, è vero: ho sentito che il fallo su Nedved ha provocato molte proteste".