Ancora una volta la vittoria di una "grande" del campionato scatena aspre polemiche. La vittoria del Milan a Reggio Calabria è viziata dal presunto fallo di mano di Inzaghi sul gol dell'1-1. Dura la reazione del tecnico amaranto Mazzarri: "Il tocco di mano di Inzaghi sull'1-1 l'ho visto io, dalla panchina, a 60 metri di distanza". Il giocatore svicola: "Non ho visto dove ha rimbalzato. Ma con un 4-1, mi pare superfluo".
E' il caso di dire che le polemiche non finiscono mai. Ancora una vittoria di una grande ha generato critiche per quel che concerne l'operato del direttore di gara. Questa volta è Reggina-Milan, con l'arbitro Tombolini e relativi assistenti, a finire nell'occhio del ciclone, soprattutto per le critiche espresse dal tecnico amaranto Walter Mazzarri secondo cui il gol del pareggio di Inzaghi sarebbe viziato da un fallo di mano dell'attaccante e quindi irregolare. Che il tocco dell'attaccante ci sia stato è fuor di dubbio, ma diversi sono i pareri circa la volontarietà o l'involontarietà del gesto.
Il tecnico amaranto ha accusato in modo pacato ma assolutamente fermo: "Il tocco di mani di Inzaghi sull'1-1 l'ho visto io dalla panchina, a sessanta metri di distanza - ha detto - Ma loro sono fortissimi e non hanno bisogno di queste sviste". Pippo Inzaghi, invece, ritiene che il risultato non sia stato influenzato dal suo eventuale tocco di mano che comunque lui non ammette ma allo stesso modo non nega: "Il primo gol con la mano? Ero a un metro, non so neanche dove ha battuto la palla onestamente - ha glissato - E poi se si fischiano quei falli li allora è finita. Comunque, credo che non sia giusto recriminare su un gol dopo un 4-1". Molto più risentito Adriano Galliani che, invece, non ha voluto commentare le parole di Mazzarri, ma invitato esclusivamente ad esprimere un parere sull'episodio ha detto: "Non lo so, non ho visto, dalla tribuna non è facile giudicare, mentre in tv si vede perchè ci sono diversi monitor che mostrano le immagini". Dunque, polemiche destinate a continuare per una classe arbitrale che davvero non riesce a farsi amare soprattutto dalle piccole squadre.