Verso un nuovo lockdown nazionale. Il Comitato tecnico scientifico si riunisce, su richiesta del governo, per valutare l'innalzamento delle misure di contenimento dell'epidemia, che non accenna ad arrestarsi a causa delle varianti. Tra le ipotesi allo studio, chiusure generalizzate nei fine settimana, zone rosse più rigide e il criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti per entrare automaticamente in lockdown.
Sul fronte vaccini, da qui a fine marzo dovrebbero essere consegnate circa 9 milioni di dosi. Dal primo aprile, per i 90 giorni successivi, 52milioni e 477mila. Calcolatrice alla mano si tratta di 17,5 milioni al mese e questa volta, assicurano le case produttrici, non dovrebbero esserci ritardi.
A oggi nel nostro Paese sono state somministrate oltre 5,4 milioni di dosi di vaccini e il totale delle persone che hanno ricevuto prima e seconda dose è di 1,7 milioni. Il nuovo obiettivo è quello di arrivare a somministrare più di 600mila vaccini al giorno, sei volte la media attuale.
Varie le ipotesi considerate per consentire l'accelerazione della campagna vaccinale: una super zona rossa in tutta Italia per tre o quattro settimane, (con i fine settimana in lockdown e coprifuoco anticipati, pochissime eccezioni alla mobilità se non per la spesa o urgenze); zona arancione rafforzata oppure soluzioni maggiormente restrittive per il weekend con il coprifuoco anticipato alle 19 o alle 20, magari lasciando fuori dalle restrizioni le Regioni con contagi da zona bianca, per intenderci quelle con con un tasso inferiore ai 50 contagiati ogni 100mila abitanti.