Una svolta positiva per il sistema bancario italiano: così giudica l'offerta pubblica d'acquisto di Bnp-Paribas sulla Bnl il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Secondo quanto riferito dalla "Repubblica", il ministro ha approvato in pieno l'operazione perchè andrebbe nella direzione di "accrescere le dimensioni" e "migliorare i servizi delle banche italiane".
Mentre si attende il giudizio di Bankitalia e Antitrust, arriva dunque il parere più che positivo del responsabile di Via XX Settembre. "Finalmente" osserva sempre Tremonti sul quotidiano "la situazione si comincia a sbloccare. Quello dei francesi è solo il primo passo...". Ma il segnale è tutt'altro che negativo, secondo il ministro. Non si tratta di colonizzazione, "ma più verosimilmente della ristrutturazione degli assetti proprietari della finanza italiana", si legge sul quotidiano.
E Tremonti continua: "Per fortuna, cominicamo a vedere anche da noi quelle grandi operazioni di merger che all'estero sono normali ormai da un pezzo, e che invece in Italia non si sono volute fare per anni, perchè c'era qualcuno che le ostacolava...".
Un ostacolo che si chiamava Fazio. Tremonti non ha mai approvato quella idea di italianità che guidava l'operato di Fazio e che, secondo lui, ha peremesso solo "operazioni di piccolo cabotaggio". "Così" dice il ministro "non si poteva e non si può più andare avanti". E secondo Tremonti la pista francese ha aiutatao nache Unipol che "con questa soluzione risolve i suoi problemi". A Via Stalingrado arrivano 80 milioni di euro e un rafforzamento sul fronte assicurativo, con l'acquisizione di Bnl Vita.